Le Tartarughe di Terra bevono acqua?

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C’è una grande confusione riguardo all’acqua da dare alle tartarughe. Le tartarughe di terra bevono acqua? La risposta è una sola: . Ti sarà sicuramente capitato, gironzolando per internet, di trovare allevatori che consigliano di non mettere mai acqua a disposizione nel recinto delle tartarughe di terra.

Le tartarughe di terra hanno bisogno di acqua

Brian Pursall, nel suo libro “Mediterranean Turtles” va in questa direzione, sostenendo che solo le tartarughe malate sentono il bisogno di bere. È così? No, perché studi autorevoli hanno dimostrato l’esatto opposto.

Il libro di Pursall, tra l’altro, non è supportato dal resto della comunità scientifica che ha poi confutato questa tesi, a partire dal “Tortoise Trust”.

In natura le tartarughe di terra bevono dove ci sono pozzanghere e torrenti

L’osservazione diretta delle Testudo mediterranee in natura, infatti, porta a registrare che le nostre tartarughe ricercano con cura le pozze originate dalla pioggia e si immergono nei rivoli e sui cigli dei torrenti.

Qui di seguito riporto i punti di vista sull’acqua più diffusi e li confronto con il parere di alcuni ricercatori. Prima di tutto, però, voglio partire con una citazione dal mio autore preferito in ambito “Tartarughe Mediterranee”. Si tratta di Andrew Highfield, uno dei massimi esperti viventi, membro dell’I.U.C.N., scopritore di numerose specie e grandissimo studioso.

“Solo perché [le tartarughe di terra] sono capaci di sopportare privazioni d’acqua per lunghi periodi, non c’è alcuna ragione per toglierla deliberatamente o permanentemente. La privazione d’acqua rappresenta uno stato sub-ottimale che se protratto oltre certi limiti porta a gravi problemi di salute.”

(Andrew Highfield)

Le tartarughe non bevono affatto: Falso.

Illustrazione raffigurante una tartarugha versione cammello - Blitzen By Vitamina B

In effetti, le Testudo bevono pochissimo, al punto che potresti non aver mai visto la tua tartaruga assumere acqua. Come abbiamo già visto, però, c’è una bella differenza fra il bere poco e il non bere affatto.

Il loro organismo, tra l’altro, è strutturato per superare brillantemente la siccità. Le tartarughe, infatti, in caso d’emergenza possono ripescare acqua dalla vescica, superando così la mancanza d’acqua fresca.

Questa loro capacità d’adattamento ha portato a qualche malinteso, ma gli esemplari senza acqua a disposizione possono sviluppare, fra gli altri, problemi articolari e difficoltà renali.

Il cibo contiene acqua sufficiente per le tartarughe: Falso.

Illustrazione che raffigura una botte piena di cibo e poca acqua - Blitzen by Vitamina B

Si sente spesso dire che l’acqua contenuta nel cibo è sufficiente a idratare le tartarughe, ma questo non è vero.

Sicuramente, i liquidi contenuti nelle erbe contribuiscono, ma l’idea che possano apportare la giusta quantità è sbagliata e pericolosa.

In effetti, esistono rettili che sono in grado di estrarre acqua dal cibo che mangiano e lucertole che addirittura riescono ad assorbire l’acqua necessaria dalla pelle, come alcune lucertole che abitano nei deserti.

Non è il caso delle tartarughe: riporta il Tortoise Trust che “il solo cibo non rappresenta normalmente un’adeguata fonte d’acqua per i rettili di climi semiaridi”.

Quali sono i climi semiaridi? L’Enciclopedia Treccani, alla voce “Regione Mediterranea” ci dice che “un clima alquanto più secco e che fu designato col nome di semiarido è quello che si concreta nell’Africa del Nord, in Grecia, Asia Minore e in alcuni settori d’Italia (Sardegna, Sicilia meridionale) e della Spagna.”

In altre parole, i climi semiaridi caratterizzano gli habitat naturali delle tartarughe di terra.

Le tartarughe fanno i loro bisogni in acqua: Vero.

Illustrazione che raffigura una tartaruga che defeca mentre guarda il cellulare - Blitzen by Bitamina B

Può fare inorridire noi umani, ma per le tartarughe funziona così: quando sono immerse in acqua tendono a defecare mentre bevono.

In natura, questo non comporta problemi, perché spesso si abbeverano in pozze d’acqua piovana o presso i rivoli dei ruscelli. I nostri esemplari in cattività, invece, rischiano di generare nelle loro vaschette d’acqua stagnante dei veri e propri vivai di virus e batteri.

Come risolvere questo problema? Se hai vaschette a fondo basso, devi cambiarle frequentemente con acqua fresca e lavarle per bene. Il non plus ultra, come sempre, sta nell’imitare quanto più fedelmente possibile il loro habitat naturale: spruzzare acqua generando pozze è sicuramente la migliore soluzione.

Ad ogni modo, ricorda sempre che l’acqua deve in qualche modo essere messa a disposizione, perché le tue tartarughe di terra possano bere liberamente.

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Va bene spruzzare acqua: Vero.

Illustrazione che raffigura una tartaruga che spruzza acqua con un idrante - Blitzen by Vitamina B

Avrai notato quanto alle tue tartarughe piaccia la pioggia: se la temperatura lo consente, spesso escono dai loro rifugi e tengono la testa alta, così da succhiare le gocce dalle narici.

Per questo, spruzzare acqua è sicuramente un’ottima pratica, che consente anche la formazione di pozze in cui possono immergersi e bere, così come gocce sui fili d’erba.

Le tartarughe amano moltissimo anche l’umidità, tanto che nei terrari al coperto è sempre una buona pratica vaporizzare acqua frequentemente, così da mantenere un’umidità relativa che non scenda mai sotto al 50% circa. Per lo stesso motivo, la torba è uno dei substrati più consigliati (per un approfondimento sui terrari al chiuso leggi il nostro articolo).

È bene evitare l’acqua stagnante nel terreno per le tartarughe: Vero.

Illustrazione che raffigura una tartaruga su una zattera che affonda - Blitzen by Vitamina B

Ricorda sempre che per le tartarughe di terra è importantissima… la terra. Il substrato ideale per le tartarughe mediterranee è umido e scavabile.

Per questo, spesso si consiglia un mix di torba e sabbia (oppure torba e terra), perché rilascia il giusto grado d’acqua rimanendo comunque ben drenata. Un substrato totalmente inzuppato d’acqua, infatti, non va bene per le tartarughe:

  • Fa malissimo alle uova, tanto che le madri scelgono sempre terreni ben drenati;
  • Fa malissimo alle tartarughe in letargo, tanto che scelgono sempre terreni ben drenati.

Il bagnetto post-letargo può fare bene alle tartarughe. Vero ma…

Illustrazione che raffigura una tartaruga che si fa il bagno - Blitzen by Vitamina B

In questo articolo dedicato all’acqua non potevo non citare il bagno post-letargo. Si tratta di una pratica consigliata da tantissimi veterinari ed esperti, perché consente alle tartarughe di reidratarsi dopo il lungo periodo del letargo

Questa pratica, inoltre, è consigliata anche alle tartarughe appena nate e molte volte è consigliato il bagno anche per esemplari malati.

Come funziona? Semplicemente, riempi una vaschetta di dimensioni adeguate con un leggero spessore d’acqua. Immergi poi la tua tartaruga, lasciandola a mollo per circa un quarto d’ora. Quanta acqua? Quel tanto che basta per arrivare poco sopra al piastrone, senza che corra il pericolo di annegare.

Tutti d’accordo? No. Molti allevatori ed esperti preferiscono un approccio il più naturale possibile. Secondo questo approccio, il bagnetto non serve, perché se la stabulazione è ben impostata, con pozze e getti in uno spazio adeguato, la tartaruga potrà gestire liberamente la sua idratazione, secondo il suo istinto.

Illustrazioni di Andrea Golinotti (Vitamina B).

 

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alberto blitzen
ARCHITETTO

Sono un architetto e studio l’ambiente degli animali. Ho abitato fra i boschi della Francia, le sabbie del Medio Oriente, i canali di Venezia e le luci di Parigi, per poi tornare all’ovile.

L’ovile è sulle bellissime colline del lago di Garda, in mezzo a castelli, fiabe e cipressi. Da qui racconto storie e faccio disegni su gatti, cani, misteri, leggende, ricci e pipistrelli.

15 pensieri su “Le Tartarughe di Terra bevono acqua?

  1. SIMONA dice:

    Buonasera,da circa un mesetto ho una piccola di tartaruga lo sistemata in un recipiente di vetro con del terreno sotto, la sua piccola casetta, dell’ acqua sempre fresca e ogni giorno le preparo piattini di insalata mista dove metto verdure erbette di campo e ogni tanto della frutta. solo che la tengo in casa, di giorno cerco di metterla sempre al sole,ho paura a lasciarla fuori abitando in zona di montagna, dato che è piccola, non me la sono sentita di sistemarla fuori per vari motivi. Mi è stato detto, che per il primo anno non devo assolutamente farle fare il letargo. è vero???GRAZIE

    • Alberto Blitzen dice:

      Buonasera Simona, e grazie del messaggio.
      Partiamo dal letargo. No, non è affatto vero che il primo anno le tartarughe non devono assolutamente fare il letargo. Si tratta di una voce diffusa da chi non conosce la fisiologia di questi animali. Basti pensare che in natura nessuna tartaruga ha la possibilità di saltare il letargo: sono predisposte per affrontare l’inverno dal momento in cui nascono. Al contrario, saltare il letargo può generare numerosi problemi nella crescita.
      Il letargo andrebbe saltato solo in particolari situazioni, ovvero:
      – tartaruga malata o ferita;
      – tartaruga sottopeso o debilitata;
      – tartaruga che non ha rispettato il digiuno;
      – tartaruga appartenente a specie esotiche che non svolgono letargo.

      Passiamo ora all’allevamento della sua tartaruga. Purtroppo non si tratta di una condizione adeguata, sia per quanto riguarda lo spazio, sia per quanto riguarda l’alimentazione.
      Per poter vivere con qualità, la tartaruga ha bisogno di essere allevata all’aperto, in un giardino, con sole (fondamentale), luce, terra scavabile, erba alta, rifugi e una sufficiente area in cui possa muoversi. Allo stesso modo, l’alimentazione andrebbe strutturata solo con erbe di campo, foglie e fiori, evitando frutta e insalata quanto più possibile.
      Spero di essere stato d’aiuto.
      Un caro saluto e a presto.

  2. Elisa stomp dice:

    Buongiorno Alberto, sono una nuova lettrice. Volevo chiedere un consiglio. Ho delle tartarughe di terra adulte in un recinto molto ampio non campagna, ogni anno nascono diversi piccoli, ma alla fine non sopravvivono mai più di due letarghi, evidentemente sbaglio qualcosa e sarebbe lungo scoprirlo qui. C’è un Buon manuale che potrei leggere per riuscire ad aiutare i piccoli a sopravvivere?

    Grazie
    Elisa

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Elisa e grazie per questo messaggio.
      Ci sono molti fattori da considerare (località, rigidità degli inverni, ecc).
      Un manuale molto semplice, abbastanza buono, si chiama “Tartarughe Terrestri” di Marta Avanzi. Ha delle criticità nei testi, ma può dare comunque una buona base.
      I libri migliori sul mercato in italiano sono pubblicati da Testudo Edizioni, e nello specifico consiglio:
      – Testudo (M. Marsili e M. Salvadori), Testudo Edizioni;
      – Tartarughe (G. Scortecci), Testudo Edizioni;

      Molto buoni i libri, tradotti dall’inglese, dei noti allevatori ed esperti Andrew e Nadine Highfield (2011, ed. il castello).
      Interessante anche il libro “Testudo Hermanni Hermanni” di Gatti, ma il testo è riferito solo a quella sottospecie.
      Eviterei invece il libro “Tartarughe terrestri sane e felici” di Wilke, che trovo poco significativo.

      Un caro saluto e buona lettura.

  3. loredana dice:

    Ciao Alberto
    mi sono state regalate delle baby testudo di circa un anno
    hanno fatto il primo letargo fuori. Io purtroppo le ho in una teca molto spaziosa all’esterno in quanto non posso tenerle (per ora) in giardino perché il cane continua ad abbaiare e i vicini si sono lamentati.
    Quest’inverno le vorrei lasciare fuori. Come preparare la teca? Adesso c’è solo torba, vaschetta acqua.
    Poi do loro anche del mangime apposta per tartarughe terrestri che si trova in commercio nei negozi per animali,
    glielo inumidisco un po’. Va bene?
    Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Loredana,
      per quanto riguarda il letargo, ti posso consigliare di seguire le indicazioni di questo articolo, in cui spiego nel dettaglio quello che può esserti utile: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
      Purtroppo in una teca le tartarughe sono esposte ad una notevole sofferenza e sarebbe davvero meglio trovare una soluzione in quel senso. Mantenendole in teca, rischi davvero di far loro molto male. Sarebbe opportuno organizzare un recinto in giardino, totalmente invalicabile, con pareti lisce opache, di modo che il cane non possa accedervi. Il cane rappresenta, infatti, un pericolo mortale per le tartarughe, al punto che tanti esperti e veterinari sconsigliano di accettare tartarughe se si hanno cani in giardino. Puoi trovare consigli sull’habitat qui: https://www.blitzen.it/blog/habitat-ideale-per-tartarughe-di-terra/
      Per quanto riguarda il cibo, dovrebbe essere costituito da erbe di campo e foglie. I mangimi sono sconsigliati perché sviluppano abitudini alimentari errate e dovrebbero costituire al massimo un’integrazione. Non vanno inumiditi. Trovi un approfondimento sul cibo a questo link: https://www.blitzen.it/blog/cosa-mangiano-le-tartarughe-di-terra/
      Un saluto e a presto!

  4. Valentina dice:

    Buongiorno Alberto, ho acquistato giovedì scorso una Testudo horsfieldii (Russa) premetto che ho un terrario in casa, giovedì ha dato un piccolo morso ad una foglia di lattuga, dopodiché non ha più mangiato. Ho provato a mettergli la rughetta, le ho fatto il bagno ma niente, oggi ho provato con le zucchine, ma anche quelle le ha evitate… come posso fare? Ho sempre avuto altri animali, per me è una nuova esperienza e non so molto in merito. Potresti consigliarmi? Grazie e buon proseguimento

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Valentina. Io tendo a sconsigliare la lattuga, priva di nutrienti essenziali e molto ricca di acqua. L’alimentazione deve essere basata su erbe di campo (es. tatassaco, malva) e foglie (es. vite, gelso). Erbe essiccate e fieno sono importanti per le Horsfieldii, strutturate per i climi aridi. Trovi un approfondimento qui: https://www.blitzen.it/blog/cosa-mangiano-le-tartarughe-di-terra/
      Aggiungo che è molto difficile far raggiungere il giusto grado di benessere e le corrette condizioni ambientali in un terrario e sarebbe molto importante un giardino.
      Un caro saluto e a presto.

  5. Luna dice:

    Quindi è tutto normale se alle mie tartarughe l’acqua piace, ma proprio tanto? Ce n’è una che spesso passa la notte nella vaschetta dell’acqua..e durante il giorno ci va spessissimo anche solo per entrare da un lato e uscire dall’altro (appena è arrivata qui è stato uno spasso, ha puntato dritta la vaschetta dell’acqua e ci si è buttata dentro e da allora è amore. Dove stava prima non l’aveva la vaschetta dell’acqua). Ma anche le altre due, una mattina le ho trovate tutte dentro l’acqua!
    E un’ altra domanda: le tartarughe sono piccole, a settembre faranno un anno e le ho sempre tenute in casa (quest’inverno mi avevano anche consigliato di non farle andare in letargo e così ho fatto). Adesso che sta arrivando il caldo ho iniziato a portarle fuori, ho sistemato una zona con un vaso come casetta, crescono erbe spontanee che loro mangiano, e ho messo la rete sopra per gli uccelli. La sera però le riporto in casa perchè ho paura boh, che faccia freddo, troppa umidità o che piova (visto il clima di questi giorni) dal momento che sono piccole. Faccio bene o le lascio fuori? Nella casetta non vanno, le trovo addormentate dove capita..
    Ho anche notato che quando le porto in casa la sera sono più attive, certo non è che durante il giorno le tengo sempre sotto controllo fuori però mi sembra che fuori dormano di più e in casa invece fanno il giro del terrario, insomma sono più sveglie..e quando sono fuori non si buttano in acqua come in casa, chissà magari non la trovano perchè il posto è più grande di quello in casa? XD Grazie, un saluto

    • Alberto Blitzen dice:

      Cara Luna. In genere non accade frequentemente ma nel tuo caso specifico ci potrebbero essere mollte ragioni per le quali una tartaruga passa molto tempo dentro l’acqua: potrebbe essere che in quel punto riesce meglio a termoregolarsi, per esempio, magari in uno spazio ristretto. Per il loro benessere è davvero molto importante che possano vivere e crescere all’aperto, notte e giorno. A meno che non si tratti di una particolare specie esotica, far passare loro la notte in casa non è salutare, così come il non-letargo (specie se in assenza di lampade UVB e riscaldanti). Non aver paura né della pioggia (che in genere amano), né dell’umidità (importantissima per loro), né del freddo: il mantenimento in spazi lontani dalla loro natura può essere di gran lunga più pericoloso. Lo spazi che descrivi all’esterno sembra ottimo: io le terrei sempre là.
      Per un approfondimento sull’habitat ideale ti riporto qest’altro mio articolo: https://www.blitzen.it/blog/habitat-ideale-per-tartarughe-di-terra/
      Per quanto riguarda il letargo, invece, eccoti un altro approfondimento: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
      Un caro saluto e a presto.

      • Luna dice:

        Grazie mille, allora le lascerò fuori..ormai il caldo deve essere arrivato!
        Ho letto l’approfondimento sul letargo, spero che lo scorso inverno allora non lo abbiano passato in stato di semi sonnolenza..sono sempre stata attenta a tenerle alla luce, del sole o artificiale, e hanno mangiato (e bevuto), non come ora certo. Mi era stato consigliato così perchè mi dicevano che una tartaruga di pochi mesi può morire durante il letargo..per il prossimo inverno allora se non bisogna superare i 10 gradi la cantina sarà ottima.
        Grazie mille!!!

  6. Michele dice:

    La mia tartaruga può mangiare i peperoni non piccanti? Quali sono i primi avvisi se c’è qualcosa che non la far star bene? In attesa di risposta ringrazio.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Michele. No, i peperoni di qualsiasi genere possono essere dannosi e non andrebbero dati. La pianta appartiene alla stessa famiglia di pomodori e patate, e anche se il peperone in se non è particolarmente tossico, foglie e tutto il resto sono da evitare assolutamente.
      Anche il peperone stesso – a mio parere- va evitato: non ha un buon equilibrio fra calcio e fosforoed è molto zuccherino. Se proprio si vuole, se ne può dare molto raramente, come la frutta (1 volta al mese) ma è meglio non metterlo affatto nella dieta.
      Per quanto riguarda la seconda domanda, i primi avvisi di un malessere della tartaruga possono essere molteplici e non è possibile riassumerli con completezza.
      In generale perdite di peso con estrema magrezza, respiro affannoso, rigonfiamenti, arrossamenti del carapace, scolo nasale sono alcuni dei principali sintomi: in questo caso una visita dal veterinario specializzato è necessaria. Per il resto, tutte le situazioni che si discostano dalla normalità possono nascondere situazioni di sofferenza. Anche in questo caso, una chiamata al veterinario specializzato può aiutare moltissimo.
      Un caro saluto e a presto.

  7. ZGiuse dice:

    Ciao Alberto. Avevo una domanda:è normale che la mia tartaruga di tre anni, appena vede la mia mano nel suo terrario mi venga incontro? E un’altra cosa: da5o che non ho della torba, ho messo del terriccio biologico:si può mescolare con della sabbia?
    Grazie in anticipo!

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao ZGiuse. Per quanto riguarda la prima domanda, la risposta è sì. Le tartarughe sanno riconoscerci e capiscono che gli portiamo il cibo. Questo comportamento, però, non va confuso con l’affetto. Si tratta, infatti, di rettili anaffettivi, che non si legano al proprio padrone come possono fare altri animali sociali (cani, gatti, ecc.). La tartaruga è un animale puramente solitario e non ha bisogno, per il suo benessere, né della nostra compagnia né di quella di suoi simili. Ad ogni modo, sa riconoscere la mano che gli porta il cibo, avvicinandosi come si avvicinerebbe a un’erbetta da mangiare. Per quanto riguarda la seconda domanda, il terriccio biologico, se non trattato, può andare, ma anche il normale terriccio del giardino può andare bene. Per altri spunti sull’habitat posso consigliarti di approfondire l’argomento su questo mio articolo dedicato: https://www.blitzen.it/blog/habitat-ideale-per-tartarughe-di-terra/
      Un caro saluto e a presto.

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