Disegno raffigurante un tribunale e una tartaruga come giudice

Legislazione Tartarughe di Terra: Normativa e documento CITES

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Dura Tartalex Sed Lex

La tartaruga di terra rischia l’estinzione in natura

Fin dalla notte dei tempi, milioni e milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri, la tartaruga passeggiava tranquilla sul pianeta Terra. Sopravvissuta a disastri e glaciazioni, oggi rischia di sparire, a causa di un novellino arrivato solo trecentomila anni fa: l’uomo.

È proprio così: la tartaruga è un animale minacciato. È per questo che la comunità internazionale si è messa d’accordo per proteggerla al meglio e fare il possibile per salvarla.

Ecco cos’è il CITES

Correva l’anno 1973: il mondo cominciava ad accorgersi che l’inquinamento, l’urbanizzazione e la pressione antropica stavano alterando l’ecosistema pericolosamente.

È proprio in quell’anno che viene firmata a Washington la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione, famosa con l’acronimo inglese di C.I.T.E.S. La Convenzione, valida ancora oggi, mette quasi tutte letartarughe mediterranee fra le specie più a rischio.

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Le leggi, quindi, sono abbastanza complesse. È per questo che ho cercato di riassumere in modo semplice 5 punti chiave sulla normativa delle tartarughe di terra. Le vediamo insieme, subito dopo queste tre importanti premesse:

– Ci sono accordi internazionali. Le tarta-leggi sono presenti solo in Italia? No. Vista l’importanza del problema, si tratta di convenzioni firmate su scala mondiale.

Pensa che su 206 paesi nel mondo, solo una decina di stati non ha firmato il CITES. Il documento CITES, per esempio, necessario per la compravendita, è uguale e valido per tutta l’Unione Europea.

– C’è un interlocutore sul territorio. Chi è che controlla che le tartarughe siano protette davvero, in Italia? È il Servizio CITES, un organo gestito dai Carabinieri Forestali. Si tratta di professionisti molto competenti ed è a loro che puoi rivolgerti per chiedere documenti, informazioni e permessi riguardanti le tue tartarughe.

Ci sono 26 Nuclei Operativi e 3 distaccamenti distribuiti in tutta Italia e potrai trovare facilmente il Servizio più vicino a te su internet, oppure chiedendo alla caserma dei Carabinieri a te più comoda.

– C’è una lista di tartarughe protette. L’Unione Europea inserisce le specie con il massimo grado di protezione in un elenco speciale, chiamato Allegato A, riferito al CITES. Fra le tante specie di tartaruga, ci sono anche le più diffuse in Italia: le Testudo Hermannii, le Testudo Graeca e le Testudo Marginata.

Ci sono tartarughe di terra che purtroppo godono di minore protezione: le Testudo Horsfieldii (Tartarughe Russe) per esempio, rientrano in un elenco dalle regole molto meno restrittive, chiamato Allegato B. Questo perché sono meno a rischio? No, purtroppo le Horsfieldii sono molto minacciate: sono più a rischio delle Hermanni, al pari delle Graeca. Le varie nazioni, però, non si sono messe d’accordo per una protezione elevata. Le tartarughe russe hanno comunque bisogno di un documento di cessione che ne attesti la provenienza e lo scontrino fiscale che provi l’acquisto.

1- La tartaruga non può essere prelevata in natura

Le tartarughe in natura stanno sparendo, perché…

Le tartarughe selvatiche sono diventate rarissime. È per questo cheprelevarle dal loro habitat naturale(“Habitat ideale per Tartarughe di Terra: i 7 elementi” )per metterle in un recinto privato è un reato penale.

Per disincentivare la caccia e il commercio di esemplari selvatici, le sanzioni sono elevatissime e ammontano a diverse migliaia di euro per ogni tartaruga.

La tartaruga selvatica è in pericolo? Salvala e lasciala libera

Puoi toccare una tartaruga selvatica solo quando questa si trova in uno stato di pericolo oggettivo: se si trova nel mezzo di una strada carrabile, per esempio, è buona norma spostarla. In tutti gli altri casi, devi lasciarla libera o segnalarla ai carabinieri forestali.

2 – La tartaruga non può essere ceduta liberamente

Tartaruga (e multe) in regalo? No grazie.

L’alienazione è il cambio di proprietà e non può avvenire liberamente.

Se accetti in regalo o compri una tartaruga non in regola, corri il rischio perenne di multe esorbitanti. Se la tartaruga è in regola, invece, per essere ceduta deve avere queste due condizioni:

Deve avere il Documento CITES e il microchip. Il documento CITES è una cosa diversa dalla denuncia di possesso. Un tempo il documento era obbligatorio ottenerlo per le nuove nate solo se avevi intenzione di cedere la tua tartaruga in futuro. Ora è obbligatorio sempre. 

– Nel Documento CITES c’è una casella, marcata dal numero 9, con il titolo “Origine”. Se l’origine è W (Wild, ovvero Selvatico), U (Unknown, ovvero sconosciuto) oppure F (First Generation, ovvero Prima generazione), le tartarughe non possono essere né vendute, né regalate. Se invece l’origine riportata è C o D, questo vuol dire che le tue tartarughe sono figlie di tartarughe di prima generazione (F) e possono essere commercializzate.

Se hai regolarmente acquistato una Testudo Hermannii in un negozio specializzato alla vendita di Tartarughe di Terra, per esempio, vedrai che l’origine sarà per forza C oppure D.

In questo caso, per la compravendita, non è necessario passare per il Servizio Cites, ma è sufficiente compilare un Modulo di Cessione.

RICORDA: il negoziante è obbligato a darti il Documento CITES e il Modulo di Cessione o Vendita nel momento stesso dell’acquisto.

3 – Alcune tartarughe possono essere “movimentate”

Alcune tartarughe non possono essere cedute ma solo “spostate”

Se le tue tartarughe registrate, nella casella n.9 del Documento CITES, hanno la lettera W, U oppure F, non possono essere regalate o vendute, ma solo “movimentate”. Cos’è la movimentazione? È lo spostamento della tartaruga in un altro domicilio.

L’autorizzazione del Servizio CITES

In questo caso, è necessario chiedere l’autorizzazione ai carabinieri forestali del Servizio CITES, compilando un modulo che riporterà i dati della tartaruga, dell’allevatore di provenienza e quelli dell’allevatore di destinazione.

A questo punto il Servizio CITES studierà il tuo caso e valuterà la tua domanda. Se ti concederà l’autorizzazione, la tartaruga potrà cambiare domicilio, temporaneamente o permanentemente, a seconda di ciò che si è richiesto.

4 – La tartaruga tenuta illegalmente non può essere messa in regola

Regolarizzare successivamente è impossibile

Esiste un modo per mettere in regola una tartaruga non regolarmente registrata? No, non esiste nessunissima possibilità di sanare la situazione. Come abbiamo visto, si tratta di un reato penale, con multe davvero pesanti.

Tartaruga senza documenti? Ahi. Ecco cosa puoi fare (e cosa succede)

Ma cosa fare se mi rendo conto che ho fra le mani una tartaruga non in regola? La casistica possibile è la seguente:

  • Se dichiari di possederla. Se porti una tartaruga non in regola alle autorità dichiarando che è in tuo possesso, ti sequestrano l’animale protetto e vieni denunciato;
  • Se dichiari che l’hai trovata. Se porti una tartaruga non in regola dichiarando che l’hai trovata per strada (magari a seguito di un salvataggio da una situazione di pericolo), l’animale viene trattenuto dai Carabinieri;
  • Se fai finta di niente. Se mantieni il possesso di una tartaruga protetta non in regola, rimani nel rischio di incorrere in una denuncia penale e di pesanti sanzioni.

Scegli solo tartarughe con i documenti in regola

Dura tartalex sed lex, in effetti. È per questo che devi assolutamente evitare di acquistare o accettare in regalo una tartaruga non in regola, perché rischi davvero grosso. È molto più semplice e sicuro rivolgersi a un allevatore specializzato che ti rilasci tutti i documenti corretti compreso il Documento Cites.

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5 – Va denunciata la nascita e la morte

Cosa fare in caso di nascita

Se dalle tue tartarughe regolarmente registrate nascono dei piccoli di tartaruga, questi vanno denunciati ai carabinieri forestali del Servizio CITES entro dieci giorni dalla schiusa. È importante: per evitare di scordarti, fallo appena ti accorgi della nascita.

La segnalazione in caso di morte della tartaruga

Allo stesso modo, nella spiacevole circostanza della morte di una delle tue belle tartarughe, devi denunciare la morte  (“I 7 Grandi Pericoli per la Tartaruga di Terra”), sempre al Servizio CITES. In questo caso non c’è una vera e propria tempistica, ma io ti consiglio di farlo non appena scopri il decesso, sempre per evitare di scordarti.

Extra: Come si ottiene il Documento CITES

Il microchip obbligatorio

Per mettere in regola le tue tartarughine, infine, ricorda che dovrai mettere loro il microchip entro il primo anno di età, altrimenti non potrai  richiedere i documenti CITES. Passato questo lasso di tempo non sarà più possibile cederla a qualcun altro in futuro.

Il documento CITES: fondamentale nella compravendita

RICORDA CHE La denuncia della nascita e il documento CITES sono due cose diverse:

La denuncia della nascita attesta che la tua tartaruga è in regola e che è stata correttamente registrata. Nel primo anno di vita questo documento permette di detenerla legalmente, in attesa che, entro l’anno di età, si metta il microchip.

Il Documento CITES, invece, è un documento necessario per la cessione delle tartarughe ed è obbligatorio  in caso di compravendita. Come si ottiene? Se ne richiede il rilascio al Servizio CITES, compilando un modulo (SCT3) e pagando un bollettino di 15,49 € per ogni documento richiesto. Se sei tu a comprare le tartarughe, invece, è il venditore ad avere l’obbligo di rilasciartelo.

In conclusione

In conclusione, ricorda che le tartarughe sono animali selvatici che rischiano l’estinzione, protette da leggi severissime. Ho cercato di rendere semplice un argomento decisamente complesso, ma ricorda che i nuclei operativi del Servizio CITES possono darti informazioni chiare e precise. Ti segnalo anche un bellissimo articolo, molto approfondito e dettagliato, sull’ottimo sito Tartarugando.it

Compra e accogli solo ed esclusivamente tartarughe in regola, così potrai vivere pienamente e serenamente la bellezza di questi animali misteriosi, delicati e affascinanti.

Illustrazioni del Maestro Andrea Golinotti.

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alberto blitzen

Sono appassionato di biologia, da molti anni studio l’ambiente degli animali. Ho abitato fra i boschi della Francia, le sabbie del Medio Oriente, i canali di Venezia e le luci di Parigi, per poi tornare all’ovile.

L’ovile è sulle bellissime colline del lago di Garda, in mezzo a castelli, fiabe e cipressi. Da qui racconto storie e faccio disegni su tartarughe, gatti, cani, ricci e pipistrelli.

128 pensieri su “Legislazione Tartarughe di Terra: Normativa e documento CITES

  1. Franco dice:

    Buonasera,
    a fine aprile è purtroppo deceduta mia madre che possedeva 20 testudo Hermanni nel giardino di proprietà. Le testuggini sono state tutte denunciate certune ante 95 e le altre alla nascita, nel 2015 ha messo i microchip ma non ha mai richiesto i certificati Cites. Io sono l’unico erede. Cosa mi consigliate da fare per effettuare questo passaggio di proprietà “mortis causa”? Sono molto preoccupato e confuso. Ringrazio tutti anticipatamente per l’aiuto.

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Franco,
      mi spiace molto per sua madre.
      Per quanto riguarda le tartarughe, se sono state tutte denunciate, non c’è nulla da temere. Non è in alcun modo possibile inoculare il chip a esemplari per i quali non si sia provveduto per tempo a registrare la nascita. Per gli esemplari che hanno chip inoculato, si possono richiedere i documenti Cites ai carabinieri forestali. Le consiglio quindi di chiamare il servizio Cites a lei più comodo (carabinieri forestali) perché le indichino come procedere: sono spesso molto professionali e amichevoli. Per il resto, bisogna vedere a quale fonte appartengano le 20 tartarughe. Le tartarughe denunciate ante 95 potrebbero essere classificate come W (Wild-origine selvatica) o F (First generation, figlie delle W, selvatiche). Gli esemplari W ed F non possono essere ceduti per compravendita o cessione gratuita e possono essere solo “movimentati” con l’autorizzazione dei carabinieri forestali. Per le tartarughe che non sono W o F, invece, lo spostamento, la vendita o la cessione sono piuttosto semplici, ma devono sempre essere accompagnate dal documento Cites.
      Spero di essere stato di aiuto e sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.
      Un saluto e a presto.

      • Franco dice:

        Alberto,
        grazie mille per la celere risposta ed i chiarimenti. Dalle informazioni in mio possesso (vedi una circolare del ministero dell’ambiente) per gli esemplari appartenenti al genere testudo denunciati entro il 31-12-1995 (L 150/92 e succ. mod.) o denunciati come nascita entro il 06-2008 il detentore ha facoltà (NON obbligo) di richiedere il certificato CITES. Io non ho alcuna intezione di cederli (anche gratuitamente) o movimentarli (rimarranno nello stesso giardino che acquisisco in successione): secondo lei devo comunque richiedere i documenti Cites? La ringrazio davvero tanto per l’aiuto ed i chiarimenti. A presto

  2. Gloria dice:

    Buongiorno, 17 anni fa ho acquitato un esemplare di Testudo Greca con regolare Cites. All’epoca non esisteva obbligo di microchip. Non intendo cederlo, venderlo o farlo riprodurre. Devo farglielo mette il Cip e se si andava fatto entro una certa data?
    Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Gloria. Il chip è obbligatorio, così come la documentazione Cites, ma ciò che è fondamentale è la registrazione dopo la nascita. In presenza di regolare registrazione alla nascita, sarà possibile dotare la tartaruga di microchip, cosa assolutamente non attuabile se ka tartaruga non è stata registrata per tempo. Io consiglierei sicuramente di dotare la tartaruga di chip, così da essere in regola. A presto!

  3. Salva dice:

    Buongiorno abbiamo salvato una tartaruga terrestre dal mal tempo e dal pericolo di essere morsa da un cane che non era nostro, abbiamo chiamato i vigili per il cane e quest’ultimo ha chiamato i carabinieri forestali per la tartaruga, la quale è stata consegnata subito ai carabinieri forestali, i quali ci hanno assicurato che non ci avrebbero denunciato, perché li stavamo consegnando la tartaruga che sarebbe stata comunque messa in libertà appena ripreso il bel tempo, visto che nei giorni del salvataggio c’era in corso il mal tempo, ora mi chiedo posso stare tranquilla oppure rischio la denuncia? Mi hanno assicurato che loro non hanno preso i dati… grazie aspetto una vostra risposta

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Salva. Io se fossi in voi mi fiderei dei carabinieri forestali: non credo ci sia motivo di mentirvi. Complimenti per il salvataggio e speriamo che la tartaruga messa in libertà possa vivere bene. Un saluto!

  4. LoLa dice:

    ciao,
    ho 2 tartarughe regolarmente registrate. Ci avevano detto che erano 2 femmine, ma proprio ieri abbiamo trovato 2 cuccioli. Se non ho capito male, ho tempo 10 giorni per registrarle al CITES, ma il chip andrà messo più avanti (penso siano troppo piccole ora). Visto la stagione avanzata, come fare per farle stare bene? andranno in letargo? dobbiamo fare qualcosa in particolare per curarle al meglio?
    Grazie per risposta

    • Alberto Blitzen dice:

      Per quanto riguarda il Cites delle nuove nate, confermo: vanno registrate subito, al ritrovamento. Il chip lo puoi mettere anche dopo un anno, o comunque quando indicherà il veterinario che esegue l’operazione.

  5. LoLa dice:

    ciao,
    ho due tartarughe, regolarmente registrate. ci avevano detto che erano 2 femmine, ma proprio ieri abbiamo trovato 2 cuccioli appena nati. Cosa possiamo fare per farle sopravvivere, visto che ormai è già metà ottobre? andranno in letargo? E dal punto di vista burocratico, ho capito che le devo registrare entro 10 gg dal ritrovamento, ma in questa situazione precaria e di stagione avanzata cosa mi consigli di fare? almeno fino alla prossima primavera non potranno nemmeno essere chippate.
    Grazie in anticipo per tua cortese risposta.

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao! Se ti sei trovata nella situazione di avere due tartarughe appena nate, fortunatamente ci sono alcune cose che puoi fare per aiutarle a sopravvivere. Io suggerisco di fare il letargo sempre, a meno che non vi siano le seguenti condizioni:
      – esemplari sottopeso;
      – esemplari debilitati o feriti;
      – esemplari di specie che non fanno letargo.
      Nei casi sopra descritti, è bene saltare il letargo. Bisogna allora dotarsi di terrario per l’interno, con lampada riscaldante, lampada raggi UVB, terra scavabile, ripari e uno spazio sufficientemente grande da garantire zone calde e zone fredde. Questo è particolarmente importante, perché le tartarughe devono essere in grado di regolare la loro temperatura corporea.
      Naturalmente, è sempre meglio consultare un medico veterinario esperto di rettili se hai domande o dubbi sulla loro salute. Ma seguire queste linee guida di base dovrebbe aiutarti a garantire che le tue nuove tartarughe abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per prosperare.

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Tonia. Il microchip andrebbe messo a un anno dalla nascita, rivolgendosi al proprio veterinario esperto in rettili. Il veterinario può ritenere che il chip vada messo successivamente per motivi di salute, ma questo avviene di rado. Ad ogni modo, qualora sia passato più tempo, è sempre meglio provvedere il prima possibile. Ovviamente, il chip può essere inoculato solo in presenza di regolare registrazione alla nascita, senza la quale non si può fare nulla. Il documento CITES, come raccontiamo nell’articolo, segue una regolamentazione molto rigida e non è in alcun modo possibile mettere in regola tartarughe che ne siano sprovviste. Spero di essere stato d’aiuto. Un caro saluto.

  6. Angelo dice:

    Ciao Alberto devo vendere una tartaruga a un privato in possesso di CItes devo passare dalla forestale per modificare il nome dal mio il suo o è sufficiente il documento di cessione con relativi indirizzi venditori e acquirenti grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Angelo. La tartaruga può essere venduta solo se in fonte commerciale. Tartarughe in fonte W (Wild – Selvatico) e in fonte F (First generation, prima generazione) non possono essere cedute, né spostate. Per le tartarughe in fonte commerciale è sufficiente il documento di cessione. Il documento CITES deve sempre accompagnare la tartaruga. Un saluto!

  7. Nello dice:

    Salve,
    cortesemente vorrei chiedere un chiarimento.
    Possiedo tarta da anni, da molto tempo prima della riforma legislativa, che prevede Cites e Microchip.
    In pratica mi furono cedute regolarmente (prima del 95′) con l’allora foglio di cessione che occorreva consegnare anche al Corpo Forestale.
    Chiaramente non hanno CItes e Microchip. Posso oggi regolarizzarle anche con questi due ulteriori elementi? Come fare eventualmente?

    Gazie anticipatamente per la risposta e la cortesia

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Nello,
      come ha giustamente riportato, il foglio di cessione non costituisce documento Cites. Formalmente, non sarebbe più possibile ottenere Cites e Microchip. Il foglio di cessione, tuttavia, può attestare in qualche modo che le tartarughe sono con lei da prima del 1995. Un ulteriore problema può essere legato alle eventuali tartarughe nate da qui primi esemplari, che senza documenti sono più difficili da giustificare.
      Ricapitolando, la legge non prevede possibilità di sanatoria per esemplari non registrati. Può comunque provare a contattare telefonicamente un Servizio Cites (carabinieri forestali) spiegando la situazione.
      Consiglio di evitare la riproduzione: il moltiplicarsi di nuovi esemplari senza documenti la mette in una condizione di rischio: non c’è modo di sanare tartarughe che abbiano genitori non provvisti di regolare documentazione Cites.
      Ovviamente ho dato per scontato che le sue tartarughe appartengano a quelle specie per le quali il Cites è obbligatorio (se no il discorso cambia), ma con tutta probabilità si tratterà di T.Hermanni (oppure di Graeca o Marginata).
      Spero di essere stato d’aiuto.
      Un caro saluto e una buona giornata.

  8. Valentina Ghinato dice:

    Buongiorno, oggi a passeggio nei campi ho visto una mamma tartaruga intenta a deporre le uova. Mi domando se devo avvisare qualcuno visto che i futuri nati avranno vita breve se resteranno li. Grazie mille per la risposta

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Valentina. Per tutti quanti è sempre straordinario osservare esemplari di tartaruga in natura e ancora più interessante è assistere a una deposizione. Hai proceduto correttamente e di fatto non devi segnalare nulla. Tuttavia, se ritieni che il luogo di deposizione sia pericoloso (es. bordo strada carrabile o simili) potesti far presente ai Carabinieri Forestali quanto hai visto. Va detto che in genere le tartarughe per istinto depongono in luoghi sicuri e che tuttavia la selezione naturale nei primi mesi di vita è spietata, ma per gli esemplari selvatici questo è normale.
      Un caro saluto e a presto.

  9. Valentina Ghinato dice:

    Ciao, oggi a passeggio nei campi ho trovato una mamma tartaruga che stava deponendo le uova. Me ne sono andata anche perchè era proprio in fase di deposito. Mi domando se devo segnalare la presenza del nido a qualche ente, anche perchè i piccoli una volta che usciranno dal terreno avranno vita breve. grazie x la risposta

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Valentina. Per tutti quanti è sempre straordinario osservare esemplari di tartaruga in natura e ancora più interessante è assistere a una deposizione. Hai proceduto correttamente e di fatto non devi segnalare nulla. Tuttavia, se ritieni che il luogo di deposizione sia pericoloso (es. bordo strada carrabile o simili) potesti far presente ai Carabinieri Forestali quanto hai visto. Va detto che in genere le tartarughe per istinto depongono in luoghi sicuri e che tuttavia la selezione naturale nei primi mesi di vita è spietata, ma per gli esemplari selvatici questo è normale.
      Un caro saluto e a presto.

  10. SALVATORE RUSSO/VAIA RITA dice:

    Alberto buongiorno, premetto che non sono un commerciante e sono in possesso di due tartarughe denunciate nel 1995. L’anno scorso ho provveduto come da norma a denunciare due tartarughe nate e la forestale mi ha risposto in “burocratese” con un lettera di due pagine.
    Questo è quello che ho capito e ti prego darmi delucidazioni e risposta alle mie domande:
    – per la richiesta di autorizzazione all’alienazione mi devo attivare subito dopo la nascita, ma se voglio farlo in seguito come devo comportarmi?
    – nella lettera non viene menzionato la marcatura, da quello che so devo farlo entro l’anno anche se sembrano ancora piccole.
    Inoltre vorrei sapere come faccio a sapere la fonte delle nuove nate?
    Infine ti prego darmi ogni consiglio che riterrai opportuno.
    Grazie.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Salvatore e Rita.
      Provo a spiegare al meglio:
      1. Sì, per la nascita di nuove nate la norma prevede di farlo entro dieci giorni dal rinvenimento.
      2. Per quanto riguarda l’alienazione (il cambio di proprietà, per intenderci),puoi farla solo se, nel documento CITES (casellina numero 9 sul documento) ci sono le lettere C o D. Se invece le tue tartarughe sono W, U o F, non le puoi cedere. Di fatto non mi risulta che per l’autorizzazione all’alienazione ci si debba attivare subito dopo la nascita. Un tempo era così, perché si poteva anche evitare di richiedere il Documento CITES, facendo solo la denuncia di nascita. In quel caso, però, poi non sarebbe più stato possibile cedere le tartarughe sprovviste di Documento. Al momento, però, il Documento è obbligatorio per tutte le tartarughe.
      3. La marcatura è obbligatoria, ma non può essere fatta quando sono neonate. L’operazione va fatta intorno all’anno di età: prima dei 12 mesi è difficile che il veterinario lo faccia.
      4. Per quanto riguarda la fonte delle nuove nate, è semplice desumerlo: se le tue tartarughe sono catalogate come W (Wild), avranno come fonte F (Prima Generazione). I figli di tartarughe in fonte F avranno invece fonte commerciale (C o D). Allo stesso modo, anche i figli di tartarughe C o D saranno in fonte commerciale.
      Spero di essere stato d’aiuto. Non esitare a scrivermi ancora qualora qualcosa non fosse chiaro.
      Un saluto e a presto!

      – Deve avere il Documento CITES e il microchip. Il documento CITES è una cosa diversa dalla denuncia di possesso ed è obbligatorio ottenerlo solo se vuoi cedere la tua tartaruga.

      – Nel Documento CITES c’è una casella, marcata dal numero 9, con il titolo “Origine”. Se l’origine è W (Wild, ovvero Selvatico), U (Unknown, ovvero sconosciuto) oppure F (First Generation, ovvero Prima generazione), le tartarughe non possono essere né vendute, né regalate. Se invece l’origine riportata è C o D, questo vuol dire che le tue tartarughe sono figlie di tartarughe di prima generazione (F) e possono essere commercializzate.

      Se hai regolarmente acquistato una Testudo Hermannii in un negozio specializzato alla vendita di Tartarughe di Terra, per esempio, vedrai che l’origine sarà per forza C oppure D.

      In questo caso, per la compravendita, non è necessario passare per il Servizio Cites, ma è sufficiente compilare un Modulo di Cessione.

      • salvatore dice:

        Grazie per l’esauriente risposta e ti prego ancora di confermarmi se ho ben capito:
        – le genitrici denunciate nel 1995, delle quali non ho alcun documento se non copia bollettino e denuncia, dovrebbero essere fonte F, non posso alienarle e non ho bisogno del documento CITES;
        – i figli, dei quali ugualmente non ho alcun documento se non denuncia di nascita, saranno sicuramente fonte C o D e non mi sarà dato alcun documento CITES a meno che io non decida di alienarle richiedendo. Solo un cenno, grazie e scusami ancora.

        • Alberto Blitzen dice:

          Ciao Salvatore,
          è un piacere risponderti.
          Per punti:
          – per le genitrici del 1995, dovresti comunque provvedere a fare inoculare il chip. Il documento CITES è diventato obbligatorio anche se non vuoi cederle;
          – i figli sono in fonte commerciale (C o D), proprio come dici. Anche in questo caso, al raggiungimento dell’anno di età, dovresti far mettere il chip ed ottenere il documento CITES. Qualora volessi, potresti cederle, cedendo anche il documento CITES al nuovo proprietario.

          Per le fonte F, in caso di necessità, puoi comunque spostarle, ma la procedura è più lunga e richiede autorizzazioni da parte dei carabinieri forestali. Si parla in questo caso di “movimentazione”: in questo caso, è necessario chiedere l’autorizzazione ai carabinieri forestali del Servizio CITES, compilando un modulo che riporterà i dati della tartaruga, dell’allevatore di provenienza e quelli dell’allevatore di destinazione.

          A questo punto il Servizio CITES studierà il tuo caso e valuterà la tua domanda. Se ti concederà l’autorizzazione, la tartaruga potrà cambiare domicilio, temporaneamente o permanentemente, a seconda di ciò che si è richiesto.

          Un caro saluto e a presto.
          Se hai bisogno d’altro, chiedi pure.

    • Roberto dice:

      Salve, ho letto questo interessante articolo e mi sono reso conto di avere un problema.
      Mia madre ha sempre avuto tartarughe, da decenni. Non credo le avesse trovate, piuttosto regalate.
      Purtroppo mia madre è morta, a settembre. Sapevo che faceva delle cose per mandare in letargo questa tartaruga, quando sono venuti i primi freddi ho letto in rete, le ho fatte e ok. Ultimamente è uscita dal letargo, l’ho accudita e l’ho portata a casa mia, perché ho un giardino altrimenti nessuno se ne sarebbe occupato. Ho scoperto che è una femmina Hermann I incrocio fra HH e HB, di età indefinita ma è lunga sui 18 cm (carapace). Sta bene. Mangia e gira nel giardino e ho intenzione di occuparmene. Ma a questo punto, cosa dovrei fare, denunciarla?

      • Alberto Blitzen dice:

        Salve Roberto. Mi spiace molto per sua madre: un abbraccio.
        Purtroppo, non è possibile regolarizzare tartarughe non precedentemente denunciate. Quello che può fare, è chiamare i carabinieri forestali e far presente che nel giardino di sua madre sono presenti gli esemplari. A quel punto può solo rimettersi alle decisioni dei Carabinieri Forestali, che potrebbero decidere di permettere a lei la custodia o di portarle in altro luogo.
        Spero di esserle stato d’aiuto. In bocca al lupo e a presto.

        • Roberto dice:

          Grazie mille.
          No la tartaruga l’ho portata a casa mia. A casa di mia madre non sarebbe sopravvissuta, per quanto resistenti siano. Sta benissimo. Ha un ampio giardino in cui scorrazzare e da mangiarsi 🙂

  11. Cristina Laino dice:

    Ciao, scusa se disturbo, volevo sapere se hai scritto un libro sulle tartarughe da terra o hai un blog con tutte le miriadi di info per loro. Sai, ho conosciuto una tartaruga, è sul posto di lavoro e mi sto facendo domande per lei, per il suo benessere, e’ appena uscita dal letargo, e la novellina sono io non lei, lei lavora lì da anni, ha più scatti di anzianità. Ciao Maria Cristina

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Cristina, e grazie per il tuo messaggio.
      Sto raccogliendo molto materiale divulgativo per le tartarughe e presto darò aggiornamenti.
      Ho poi il presente blog, che puoi trovare all’indirizzo http://www.blitzen.it
      Oltre a questo, ho un gruppo facebook, che puoi trovare al nome “blitzen – tartarughe di terra”.
      Riguardo la tartarughe sul tuo luogo di lavoro, mi pare d’aver capito che sia assunta a tempo indeterminato! Complimenti alla tartaruga. E complimenti a te che vuoi informarti per darle una mano.
      Sarà un piacere darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.
      Un caro saluto e a presto!

  12. Sal dice:

    Alberto buonasera, volevo porti queste domande:
    Quale è il modulo per denunciare la nascita delle tartarughe, bisogna fare un bollettino o pagare qualcosa per la denuncia, successivamente per marcarle quale documento è necessario ? Infine bisogna richiedere il CITES per le nuove nate?
    Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Buonasera Sal.
      Il modulo per le tartarughe in allegato A è il STC1/A. È possibile scaricarlo dal sito dei carabinieri cliccando QUI.
      Per le tartarughe in allegato B è comunque obbligatoria la denuncia della nascita, e il modulo è QUESTO.
      Il documento di denuncia della nascita è sufficiente per poter eseguire la marcatura, che il veterinario può eseguire a circa un anno dalla nascita. A quel punto si può ottenere il documento CITES.
      Spero di essere stato d’aiuto. Un caro saluto e a presto.

  13. Simone dice:

    Buongiorno,
    mi sono imbattuto nel vostro simpatico blog e leggendo le varie domande e risposte ho capito che le tartarughe devono essere in regola. Ho letto anche che chi le trova in giardino deve lasciarle andare ma se si ha il sospetto che non siano selvatiche devono essere consegnate alla pubblica autorità. La mia domanda è questa: perchè le nate in cattività non possono essere liberate se sono comunque autoctone? non riescono ad alimentarsi da sole? sono incapaci di difendersi da potenziali predatori? come mai? grazie mille.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Simone,
      e grazie, prima di tutto. In realtà, se ci si imbatte in un esemplare selvatico nel proprio giardino, non serve consegnarlo all’autorità. In quel caso è necessario:
      – lasciarlo circolare liberamente;
      – non ostacolarlo né recintarlo in alcun caso;
      – non prenderne possesso e non prelevarlo.
      Le tartarughe attraversano spesso abitazioni e giardini che si trovano al confine con aree naturali. E’ comunque buona norma avvisare le autorità (Carabinieri Forestali).

      Passando all’altra domanda: le nate in cattività non possono essere liberate perché:
      – andrebbero ad alterare il patrimonio genetico delle selvatiche (ci sono differenze sostanziali di regione in regione, che purtroppo si stanno perdendo);
      – il ripopolamento, per avere un’efficacia, deve essere fatto (e viene fatto) con criteri scientifici dalle autorità;
      – non è minacciata la specie in quanto tale, ma la presenza della specie in natura.

      Spero di aver risposto in modo esaustivo. Se così non fosse, chieda pure.
      Un saluto e a presto!

  14. Daniela dice:

    Salve, il 13 giugno scorso una tartaruga è entrata nel mio giardino e con mio grande stupore ha deposto 4 uova e poi è sparita (insomma non è vero che le tartarughe sono lente: non l’ho più trovata!). Abbiamo seguito il consiglio di proteggere il luogo con una gabbia. Non so se si schiuderanno o meno, ma in questo caso come mi dovrei comportare? La mamma non l’avevo mai vista e non so da dove sia arrivata: basterà eventualmente comunicare (spero tanto 😍) la nascita? Grazie mille

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Daniela.
      Verissimo: le tartarughe non sono lente affatto. Se vive in una zona in cui le tartarughe sono presenti in natura, va lasciato tutto com’è. Benissimo comunque che abbiate messo una protezione.
      Consiglierei fin da subito di comunicare la situazione ai Carabinieri Forestali, così che poi con la nascita non si generino malintesi.
      Ad ogni modo è purtroppo improbabile che le uova riescano ad arrivare allo sviluppo completo, essendo già in autunno.
      Un caro saluto e a presto.

  15. Michele dice:

    Buongiorno Alberto, innanzitutto complimenti per la tua preparazione e professionalità. Ho avuto modo anche di seguire le tue dirette sul gruppo facebook, sempre molto interessanti.
    Volevo proporti questo quesito:
    Sono in possesso di alcune tartarughe hermanni nate nel 2007 di cui ho una regolare denuncia di nascita con marcatura fotografica. Da allora però non ho fatto più nulla (non hanno il microchip per intenderci e nemmeno il cites) e quest’anno una di queste ha deposto delle uova.
    Se dovessero nascere degli esemplari posso regolarmente denunciarli e poi in seguito, dopo aver inserito il microchip richiedere il Cites?
    In questo caso che lettera avrebbero nel Cites?
    Grazie per la risposta e buona domenica.
    Michele

  16. Sonia dice:

    Da una settimana non ho più 2 tartarughe (con microchip e documenti), scappate o rubate… Cosa devo fare? Devo denunciare la scomparsa?

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Sonia.
      Mi dispiace molto per le tue tartarughe. Sì, è importante fare denuncia ai carabinieri forestali quanto prima.
      Spero tutto si risolva al meglio.
      Un saluto e a presto.

  17. Gianfranco dice:

    Buongiorno Alberto. Avevo 3 tartarughe Horsfieldi, con regolari documenti di acquisto, due anni fà mi sono nate 2 piccole, regolarmente denunciate. Purtroppo quest’ anno alla fine del letargo ho trovato una grande deceduta e una piccola scomparsa. vorrei sapere se è vero che per le Horsfieldi, che sono in allegato B, non bisogna fare nessuna denuncia, io l’ avrei fatta comunque, ma no trovo i moduli.
    Grazie Saluti

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Gianfranco.
      Mi spiace molto per la scomparsa delle due tartarughe. Gli esemplari di questa specie non sono facili da allevare: soffrono molto l’umidità e molti decessi possono essere causati da questo.
      Nel caso delle Horsfieldii non è necessario fare alcuna denuncia.
      Un caro saluto e a presto.

  18. Martino dice:

    Buongiorno,
    Avrei bisogno del suo aiuto. Sto per acquistare una tartaruga hermanni boettegeri microchippata da un privato. Oltre al modello cites cosa devo fare perché sia noto lo spostamento dell’animale verso il mio indirizzo? Grazie mille e complimenti per questo sito

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Martino e grazie per le sue belle parole.
      Per la situazione descritta, non ci sarà altro da fare e non sarà necessario comunicare nulla.È fondamentale che il documento CITES accompagni sempre la tartaruga, quindi ecco i passaggi necessari:
      1. richiedere il documento CITES in originale;
      2. richiedere un documento (anche in carta libera) che attesti la compravendita dell’esemplare.
      Non servirà altro.
      Se ha bisogno di altre informazioni, sono qui.
      Un caro saluto e a presto.

  19. Mauro dice:

    Buongiorno Alberto
    Ho visto che sei molto esperto nella tarta legislatura, ho questo quesito:
    Possiedo due coppie di HB avute nel 2004 con la vecchia cessione gratuita, Nel 2008 mi sono adeguato alla nuova normativa pttenendo il Cites fonte F (dopo aver provveduto a dotare tutti gli esemplari di microchip9.
    Il mio dubbio è questo: Posso richiedere la fonte C per i piccoli nati dalle mie tarta adulte. Qualcuno mi dice no perchè non si conoscono i nonni, altri invece mi dicono di si.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Mauro,
      chiarisco volentieri il tuo dubbio.
      Se le tue tartarughe sono in fonte F, i loro figli possono avere fonte Commerciale. Il fatto che non si conoscano i nonni non è significativo.
      Nello specifico, abbiamo: fonte W (Wild=Selvatico), per quelle tartarughe denunciate entro il 31 dicembre 1995. Si presumeva che tante di queste fossero state prelevato in natura. Non possono essere cedute in alcun modo.
      Abbiamo poi il fonte F (First Generation=Prima Generazione). Sono le figlie delle Wild (fonte F) e godono di un grado di tutela alto da parte delle autorità. Proprio come le Wild, non possono essere cedute.
      Le figlie delle tartarughe in fonte F, di seconda generazione, ricadono in fonte Commerciale e possono essere cedute senza vincoli.
      Spero di aver chiarito il dubbio. Un saluto e a presto.

  20. Giampaolo dice:

    Buongiorno Alberto approfitto anche io della tua profonda conoscenza in materia, ho una tartaruga da diversi anni ormai, denunciata come possesso nel ’95 alla Forestale ma mai chippata (al tempo non era richiesto mi pare). Lo posso fare ora o incorro in sanzioni? Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Giampaolo. La marcatura con chip è obbligatoria, ma le autorità vengono spesso incontro, in questi casi. Ciò che è importante è avere il documento CITES: in caso contrario, non si può fare nulla e la situazione non sarebbe sanabile.
      Un caro saluto e a presto.

  21. Nicola dice:

    Salve….il microchip è obbligatorio solo in caso di cessione o vendita???
    Se voglio solo tenerle nel mio giardino a scopo di piacere basta fare la denuncia di nascita ai carabinieri o sono anche obbligato a microchipparle?
    Grazie

  22. Giusy dice:

    Buonasera, oggi abbiamo trovato una tartaruga di terra, nel giardino del mio vicino, la tartaruga era dentro al pozzo e non sappiamo com’è finita, la tartaruga è molto piccola, attualmente la stiamo “curando” dando dell’insalata che apprezza molto (e vitamina D3 che utilizziamo per i nostri gechi/pogona) e acqua, come possiamo fare per dichiararla e ovivamente senza prendere una denuncia, visto che l’abbiamo trovava dentro a un pozzo! Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Giusy. Se segnalate subito l’avvenimento ai carabinieri forestali non rischiate alcuna denuncia. Non sarà comunque possibile tenerla, a meno che non ve la affidino successivamente gli stessi carabinieri (ma è una situazione rara). Sicuramente, la cosa migliore è chiamare le autorità quanto prima.
      Per quanto riguarda l’alimentazione, consiglio erbe di campo e fiori, non essendo la lattuga un buon alimento per loro.
      Un saluto e a presto!

  23. Marco dice:

    Quindi mi faccia capire bene, a mio fratello furono regalate 2 tartarughe fine anni 80 primi 90. Ora sono 8 e alcune uova interrate in possesso di mia madre. Non ho possibilità di regolarizzarle senza rischiare una denuncia penale o comunque il sequestro delle stesse. La trovo una cosa assurda. Istiga a sbarazzarsene nei modi sbagliati.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Marco. Non sono un legislatore, ma la materia era molto complessa da gestire per chi faceva le regole al tempo. L’idea alla base è illustrata nell’articolo: questo sistema serve per proteggere gli esemplari in natura, fondamentali per l’ecosistema. Se le tartarughe sono state regalate alla fine degli anni 80 e i primi anni 90, a quel tempo si sarebbe dovuto procedere con la registrazione presso la Guardia Forestale. Successivamente non sarebbe restato che comunicare le nuove nascite. Mi spiace molto per queste situazioni. Un saluto e a presto.

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Luca. Se hai prelevato due esemplari in natura, togliendoli dal loro habitat naturale, hai commesso un reato penale. Sono certo che eri in buona fede, ma nell’articolo spieghiamo perché questi anni siano gravi per l’ambiente. Puoi sempre liberarle dove le hai trovate, se si trattava di un contesto naturale. Un saluto e a presto.

  24. Fernando TONDO dice:

    Sono in possesso di due tartarughe denunciate nel 1995 (se ricordo, comunque devo avere da qualche parte versamento e denuncia), queste in anni successivi, raggiunta la maturita sessuale, hanno procreato una decina di piccoli, che adesso avranno dai 13 ai 20 anni, non dichiarati e senza chip perchè ignaro dell’iter.
    Posso consegnare le dieci alla forestale perchè la gestione di esse diventa un pò gravosa.
    Grazie per la cortesia.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Fernando. In effetti le nuove nate non sono in regola e di fatto non si potrebbero regolarizzare, ma si può comunque contattare il Servizio CITES così da trovare una soluzione ad hoc, essendo noti i genitori ed essendo questi registrati.
      Consiglio comunque di dividere i maschi dalle femmine, qualora non l’avesse già fatto.
      Spero risolva al meglio. Un caro saluto e a presto.

  25. Alberto dice:

    Buongiorno, i miei genitori possedevano 3 tartarughe, mia madre è venuta a mancare 6 anni fa, mio padre il mese scorso, a casa ho trovato dei versamenti fatti a nome di mia madre (come scritto prima deceduta 6 anni fa )prima del 31 dicembre 1995 per denunciarle, credo proprio che le tartarughe non abbiano il microchip, attualmente le tre tartarughe sono a casa dei miei genitori che sta per passare a nome mio, come mi devo comportare ? vado incontro a qualche sanzione amministrativa e/o penale ?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Alberto,
      innanzitutto le esprimo la mia vicinanza per le sue recenti perdite. Mi spiace molto.
      I documenti che ha trovato le saranno utilissimi: ciò che è veramente importante, infatti, è il documento CITES. È vero che il chip è obbligatorio, ma so di molti casi analoghi in cui, alla presenza del CITES, si è proceduto alla chippatura senza problemi.
      Ciò che non è possibile fare in alcun caso è la messa in regola di esemplari sprovvisti di documenti, ma nel suo caso io le consiglierei di chiamare il Servizio CITES a lei più vicino e spiegare la situazione: sapranno aiutarla al meglio. Prendendo contatti con il Servizio CITES (carabinieri forestali), inoltre, potranno anche spiegarle se e come movimentare gli esemplari, portandoli da una proprietà all’altra.
      Spero di esserle stato d’aiuto. Non esiti a scrivere se avesse altri dubbi.

  26. Vito dice:

    Salve acquistando una coppia di testudo horsfieldi da un privato che documentazione mi deve rilasciare per essere tutto in regola? Un domani non vorrei avere problemi a mettere in regola nuove nascite

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Vito,
      per acquistare una coppia di Tartarughe russe da un privato, hai bisogno della prova di acquisto e del riferimento al documento di importazione originale. Le Testudo Horsfieldii sono in allegato B del CITES e non hanno bisogno di un documento Cites come per le Hermanni. Prova di acquisto ed il riferimento al documento di importazione originale sono però fondamentali.
      Un caro saluto e a presto.

  27. Stefano dice:

    Salve
    Se una persona è in possesso delle stesse tartarughe regolarmente denunciate entro il 1995 al corpo forestale, il microchip è obbligatorio oppure serve solo in caso di vendita o spostamento ?
    Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Stefano,
      il microchip è diventato obbligatorio, anche se non si ha intenzione di vendere o movimentare gli esemplari.
      Un saluto e a presto.

      • Stefano dice:

        Anche se in ritardo..dopo aver ottenuto il documento cites posso inserire il microchip ? Si rischiano sanzioni per non averlo fatto nel 2012? Norma peraltro sconosciuta a molti proprietari specialmente se anziani
        La ringrazio per la risposta precedente.
        Saluti

  28. luca dice:

    Salve , ho visto che siete molto preparati e gentili nel rispondere a tutti cosi volevo chiedervi gentilmente di risolvermi questo quesiti : è posibile che una mia tartarughina abbia perso il microcip ? adesso mi ritrovo il documento , con il numero di microchip però la tartarughina mi sono accorto con il lettore che è sprovvista di microcip ( che quando l’ho acquistata possedeva ); in tal caso che si può fare ?? aiutatemi grazie mille in anticipo

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Luca, è un piacere risponderle. E’ improbabile che abbia perso il microchip, ma potrebbe essere un problema del lettore. Ad ogni modo, le consiglio di procedere in contattare il servizio CITES a lei più vicino e segnalare il tutto. Dal punto normativo lei può stare tranquillo, perché ha comunque tutti i documenti, ma può essere utile reinserirlo qualora fosse danneggiato, se le daranno queste indicazioni. Se vorrà, ci aggiorni poi su quello che le diranno. Un cordiale saluto e a presto.
      2.

  29. Maria Teresa De Carlo dice:

    Ho due testudo Graeca regolarmente registrate 20 anni fa. Quest’anno la femmina e’ scappata dalla zona del giardino recintata ed ora mi trovo con 7 baby tartarughe. Devo denunciarle entro i prossimi 4 giorni : quale allegato devo compilare, A o B ? Grazie per l’attenzione.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Maria Teresa. Le Testudo Graeca è inclusa in Appendice II CITES e in Allegato A del Reg. CE 1332/2005. Quello che dovrai compilare è invece un modulo apposito per gli esemplari in Allegato A, che riporto qui di seguito: modulo SCT1/A dal sito dei Carabinieri Forestali
      Ti consiglio comunque di chiamare comunque il Servizio CITES a te più vicino.
      Un caro saluto e a presto.

  30. Sal dice:

    Sono in possesso di due tartarughe dichiarate prima del 31 dicembre 1995. Sono state sempre libere nel giardino di casa, a terrazzamenti e abbastanza grande. Non le ho mai marcate. Posso marcarle ora?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buoniorno Sal. Di fatto perché le tartarughe siano in regola dovrebbe essere presente anche il chip. Se però si dispone del documento CITES, i carabinieri forestali in genere consentono questa operazione. Quello che non è mai possibile fare è regolarizzare tartarughe sprovviste di CITES, ma non è il suo caso. Io consiglierei di sentire in via preliminare il servizio CITES della sua zona per telefono. Un caro saluto e a presto.

      • sal dice:

        Ho solo copia della denuncia fatta allora con marca da bollo e originale del versamento effettuato (legge 59/93). Non ho altro documento.

        • Alberto Blitzen dice:

          Dovrebbe essere sufficiente per dimostrare che al tempo si era fatta la registrazione. Consiglio di contattare il servizio CITES per mettere ogni cosa completamente in regola. Un saluto e a presto!

  31. Andy dice:

    Salve, ho acquistato un pezzo di terra, e dopo aver fatto dei lavori di pulizia e manutenzione ho trovato una coppia di tartarughe. Che devo fare ? Vorrei poter regolarizzare, senza rischiare in prima persona e tenendo conto che il luogo è anche il loro habitat naturale. Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Andy. Se si trova in una zona in cui esistono tartarughe libere in natura, potrebbe essere che si tratti di esemplari selvatici. L’ipotesi più probabile, tuttavia, è un altra: è possibile che le tartarughe appartenessero ai vecchi proprietari della casa. La cosa migliore da fare? Contattare prontamente i carabinieri forestali del servizio CITES più vicino (si possono trovare facilmente i recapiti su internet), specificando per bene la situazione. Se si tratta di esemplari selvatici e il suo giardino è in un contesto naturale, sarà sufficiente (e obbligatorio) lasciarli liberi, senza mettere alcuna recinzione. Se invece si tratta di esemplari in cattività, li recupereranno i carabinieri. Un caro saluto e a presto.

  32. Alan dice:

    Salve, sono venuto in possesso di una tartaruga di 10 anni circa, portata nel mio giardino dalla mia ex ragazza, ragazza con cui ho convissuto per alcuni mesi. Si è sempre presa cura lei della tartaruga e non mi sono mai posto problemi di natura “legale”. La storia è poi finita bruscamente, con lei ho chiuso i contatti e la tartaruga è rimasta a me. Cercando di documentarmi nelle scorse settimane su internet sul come prendermi cura al meglio del simpatico animale, scopro che probabilmente ho una tartaruga non in regola (mai sentito nominare dalla mia ex di microchip o documenti) e scopro anche delle implicazioni penali di ciò. Come posso comportarmi? Io alla tartaruga mi sono anche molto affezionato ma sapere, o meglio scoprire di non essere in regola mi crea una situazione di forte disagio. Mi creerebbe anche disagio denunciare il fatto coinvolgendo il nome della mia ex, con cui ho totalmente chiuso. Sapete aiutarmi? Grazie in anticipo

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Alan. Purtroppo non c’è modo di mettere in regola la tartaruga e anche se già lo fosse, la sua ex dovrebbe comunque consegnarle tutta la documentazione. Per evitare spiacevoli grattacapi e multe onerose, sarebbe bene restituirla all’ex proprietaria; in alternativa, può essere consegnata alle autorità. Purtroppo, a livello legale, non ci sono altre vie.
      Spero che tutto si risolva al meglio.
      Un caro saluto.

  33. Antonella dice:

    Ciao, possiedo una Hermanni maschio di 15 anni presa da un allevamento con regolare documento Cites. Circa tre anni fa ho preso una femmina Hermanni e quest’estate un’altra piccola femmina Hermanni di circa un anno da un altro allevamento e sicuramente sono figlie di seconda generazione in quanto sono nate li’ e potrebbero anche essere figlie del mio maschio in quanto durante il periodo delle vacanze lo porto alla proprietaria di questo allevamento che e’ anche una mia amica. Sono affezionatissima a queste bestiole, sono in piena salute e mangiano e vivono meglio di me per dire, pero’ vorrei che fossero tutte in regola…. C’e’ qualche sistema per regolarizzarle oppure e’ troppo tardi per chiedere i documenti ? Morirei a consegnarle ai carabinieri……

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Antonella. Se le tartarughe non sono in regola, non c’è modo di regolarizzarle. Mi sembra però di aver capito dal tuo messaggio che una tartaruga è in regola e che le altre provengono da un allevamento. Anche per le ultime, se provenienti da allevamento, la documentazione e il chip sono obbligatori, ma puoi chiedere all’allevatore stesso di fornirti tutti i documenti, se non lo avesse fatto. Se si tratta di allevamento, è improbabile che non tengano tutti gli esemplari in regola. Un caro saluto e a presto.

  34. Laura dice:

    Ciao Alberto ,volevo informazioni riguardo lo spostamento delle tartarughe. La madre di un mio caro amico è deceduta lasciando in eredità due tartarughe da terra. Non essendo lui amante del genere e sapendo che invece io le adoro mi ha proposto di regalarmele . Le bestiole sono regolarmente certificate al CITES nel giugno del 95 ma sono prive di microchip .. a quei tempi era d’obbligo il microchip? Come possiamo fare per poterle trasferire nel mio giardino senza incorrere a sanzioni ? Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Laura. Oggi il chip è obbligatorio, ma se hanno il CITES sarà semplice farle marcare con un nuovo chip. Se si tratta di tartarughe anziane, potrebbero essere in fonte non commerciale (lettera W, U o F nella casellina del CITES). In questo caso è necessario chiedere il permesso alle autorità per poterla movimentare. Se invece sono in fonte commerciale, una volta messo il chip è possibile cederle senza coinvolgere i carabinieri forestali. Quello che consiglio in ogni caso è una chiamata ai carabinieri del servizio CITES della tua provincia, così da poter essere sicura su ogni aspetto. Un caro saluto e buona adozione.

  35. Simona dice:

    Ciao Alberto,
    un paio di giorni fa mio suocero ha trovato nel giardino di casa una tartaruga da terra, il diametro del carapace e’ di circa 10 cm. Purtroppo non capiamoo se e’ arrivata da sola oppure qualcuno l’ha abbandonata. Sappiamo che la tartaruga e’ una specie protetta e non sappiamo come comportarci, mi puoi aiutare tu per favore? grazie, ciao

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Simona. Niente paura!
      I casi sono due:
      1. La tartaruga è un esemplare selvatico che è arrivato autonomamente nel tuo giardino. Questo è possibile se la casa è immersa nel verde, e se vivi nell’Italia centrale o medidionale, o comunque lungo le fasce costiere.
      Cosa fare in questo caso: lasciala andare, senza trattenerla o metterla in recinti. Se hai dubbi, è meglio contattare i carabinieri forestali (vedi punto 2).
      2. La tartaruga è un esemplare nato in cattività, disperso o abbandonato. Questa è la situazione più frequente e capita un po’ ovunque. Cosa fare in questo caso: dopo una breve verifica con i vicini, contatta i carabinieri forestali, cercando su Google il numero di telefono del servizio CITES a te più vicino.
      ***
      Nell’articolo qui sopra troverai altre informazioni, ma ricorda che è importante non tenere mai tartarughe non registrate.
      Un caro saluto e a presto.

  36. Michele dice:

    Buongiorno, ho una cugina alla quale tengo molto che abita in Calabria, innamorata delle tartarughe da terra. Volevo regalarle un esemplare in regola con la legge e con i documenti necessari. Avrebbe un riferimento?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Michele. Non ho contatti in Calabria. Ad ogni modo, per avere tartarughe in regola è sufficiente rivolgersi a negozi o allevamenti specializzati, perché questi rilasciano sempre i documenti regolari. E’ importante ricordarsi che i documenti CITES accompagnano sempre le tartarughe e non possono essere dato o inviati in date successive. Per la scelta della specie consiglierei una Testudo Hermanni (sottospecie: Testudo Hermanni Hermanni THH). Troverà un approfondimento qui: https://www.blitzen.it/blog/tartarughe-di-terra-mediterranee-le-specie/
      Un saluto e a presto!

    • Alessandro dice:

      Salve Alberto, ho un grosso grattacapo da risolvere. Il mio povero padre era possessore di una 15ina di tartarughe, é venuto a mancare qualche anno fa, ma prima di andarsene ha regalato le tartarughe ad un amico. Non c’è nessuna scrittura privata di ciò. Erano ai tempi registrate alla forestale e ricordo che negli anni lui teneva conto delle nascite e delle morti, poi smise di farlo non so per quale motivo. Ora a distanza di anni questo amico di mio padre mi chiede se posso con una autodichiarazione scrivere che gli cedo la tartarughe, almeno si sente in regola. Ma io non intendo dichiarare nulla. Più che altro il che rischio corro? Dalla scomparsa di mio padre sono diventato erede di queste tartarughe che ormai non posseggo più? Come posso mettermi in regola con un’avventatezza che ha compiuto mio padre anni fa? Grazie mille!

      Alex

      • Alberto Blitzen dice:

        Salve Alessandro. Sicuramente posso consigliarle di continuare a registrare nascite e morti delle tartarughe, perché obbligatorio per legge, qualora fosse ancora in possesso delle tartarughe. Per quanto riguarda invece l’auto-dichiarazione, questa non sostituirebbe comunque in alcun modo i documenti obbligatori. Era obbligo di chi ha ricevuto le tartarughe chiedere i documenti CITES ed era obbligo di suo padre fornirli, ma lei non c’entra nulla. Ecco perché sconsiglierei di fare un’auto-dichiarazione: 1. non servirebbe a nulla; 2. descriverebbe una situazione che non corrisponde al vero.
        Spero di esserle stato d’aiuto. Un caro saluto e a presto.

  37. Raff dice:

    Buongiorno, il microchip che viene applicato alle tartarughe è lo stesso usato per i cani? O meglio si riescono a leggere le stesse informazioni?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Raff. Il microchip applicato alle tartarughe ha le stesse caratteristiche di quello canino, ma c’è una differenza fondamentale: non esiste un’anagrafe nazionale delle tartarughe. Se si smarrisce un cane con microchip, sarà facile per le autorità rintracciare il proprietario da remoto; ques. Per le tartarughe, invece, un’anagrafe dedicata non esiste . Il chip serve a identificare univocamente una tartaruga, associandola ai documenti obbligatori. Spero di aver risposto alla tua domanda. Un caro saluto.

  38. Ross dice:

    Buon giorno spero di sbagliarmi ma da qualche giorno non trovo più la mia tartaruga, credo sia scappata ….. come è da chi devo denunciare l’accaduto essendo registrata ???

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Ross. Mi dispiace molto per la tartaruga scomparsa. Va detto che nel periodo di agosto, nei giorni di caldo più intenso, possono interrarsi completamente e sparire alla vista. Se effettivamente si ritiene che la tartaruga sia sparita, il fatto va denunciato ai carabinieri forestali, al servizio CITES. Un saluto e in bocca al lupo.

  39. Marina dice:

    Ho una tartaruga femmina da 32 anni,mi è stata regalata a circa 1 anno, negli anni 90 credo, ne ho fatto denuncia pagando un bollettino, ora però non trovo più la ricevuta, come faccio?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Marina. Se si tratta di una tartaruga di terra, oltre alla ricevuta servirebbe un documento chiamato CITES, rilasciato dalle autorità. Quello che posso consigliare di fare è:
      1. Contattare il Servizio CITES più vicino (cercare su google “Servizio CITES + nome provincia”) o i carabinieri forestali;
      2. Spiegare accuratamente la situazione.
      Un caro saluto e a presto.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Riccardo.
      Se acquista una Testudo Graeca a una fiera, le dovranno rilasciare il Documento Cites debitamente compilato.
      Può verificare che sia riportato il fonte commerciale (fonte C o D).
      E’ bene ricordate che i documenti non possono essere lasciati in un secondo momento, ma si devono muovere sempre insieme all’esemplare.
      Oltre a questo, verifica che l’esemplare sia in salute.
      A presto!

  40. gaetano lombardo dice:

    Buon giorno, non pensate che il fatto di non poter denunciare il possesso di una tartaruga, venendone in possesso per varie cause, può portare, per paura di sanzioni, a sbarazzarsene, magari abbandonando nel luogo meno adatto, magari in una strada dove potrebbe essere schiacciata dalle macchine, oppure essere abbandonata, in una campagna poco adatta per la sopravvivenza della stessa tartaruga?

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Gaetano. La legge è pensata per proteggere una componente dell’ecosistema in gravissimo pericolo: gli esemplari liberi in natura. Le tartarughe in natura rischiavano la totale scomparsa e il legislatore è intervenuto a livello internazionale, elaborando una legge che sicuramente ha dei limiti, ma che ha davvero fatto la differenza. Se si fosse mantenuta la possibilità di regolarizzare le tartarughe, si sarebbe favorito il bracconaggio. La totale assenza di civiltà di chi abbandona una tartaruga non in regola (commettendo un reato gravissimo) non verrà mai compensata da nessun condono: un incivile resterà -purtroppo- un incivile. Al contrario, chi venuto in possesso per varie cause di tartarughe non in regola, può sempre consegnarle ai carabinieri forestali: sapranno intervenire con competenza, aiutando sia la tartaruga che il cittadino. Un saluto.

    • Alberto Blitzen dice:

      Buongiorno Luigi. In quel caso avrebbe potuto mettersi in regola durante un periodo predisposto proprio per censire gli esemplari detenuti da prima della legge. Ora purtroppo non è più possibile. Un saluto.

      • Alessia dice:

        Buongiorno, sono stata con il camper nella zona di Grosseto e stamattina mentre svuotavo la cisterna con l’acqua pulita rimasta è caduta una tartaruga piccola. Io non sono un’esperta e non so di che specie si tratti vorrei andare dal veterinario per portargliela ma leggendo l’articolo sopra la devo portare dai carabinieri? Ora ho dovuta metterla in una grande bacinella con in po di terra e foglie perché nel mio giardino girano liberamente cani e gatti mentre nei campi intorno ci sono i trattori e non vorrei che la schiacciassero. Cosa devo fare?

        • Alberto Blitzen dice:

          Buongiorno Alessia. Sicuramente la cosa giusta da fare è contattare i carabinieri forestali. Sapranno indicarti correttamente cosa fare.
          Un caro saluto e a presto.

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Lucia. Mi spiace molto per la tua tartaruga. Purtroppo non è possibile rintracciarla attraverso il semplice microchip. Ad ogni modo, ti consiglio di chiedere ai vicini se hanno trovato qualcosa. Se non si trova nulla, fai subito denuncia al Servizio CITES: spesso gli esemplari vengono ritrovati. In bocca al lupo e a presto.

  41. anna rita marzi dice:

    Ho delle tartarughe da tantissimi anni. Mi sono fatta vecchia e non riesco più a gestirle ho trovato una signora disposta a prendersi cura di loro al meglio. Sono tutte microchippate. Cosa devo fare? Grazie

    • Alberto Blitzen dice:

      Cara Anna Rita,
      se sono microchippate, ci sono alcune cose che si possono fare.
      – Se sono in fonte commerciale (C o D, specificato nel documento CITES) possono essere cedute abbastanza facilmente, senza particolari comunicazioni.
      – Se non sono in fonte commerciale, è necessario contattare il Servizio CITES più vicino, perché possano essere movimentate alla signora che se ne farà carico.
      Ad ogni modo, avendo i documenti in regola, sarà piuttosto semplice trovare una soluzione. Gli stessi carabinieri forestali del Servizio CITES, sempre gentilissimi, potrebbero darle indicazioni e aiuto per telefono. Si possono trovare facilmente tutti i numeri di telefono su internet (cercare: “servizio CITES + provincia”).
      Un caro saluto e a presto.

  42. giuseppe grassi dice:

    buonasera,vorrei porre un quesito:dove posso far applicare il microchip a 2 hermann delle quali ho gia’ dichiarato la nascita?

    • Alberto Blitzen dice:

      Salve Giuseppe. L’immissione del microchip è un intervento chirurgico ed è quindi necessario rivolgersi al proprio veterinario specializzato in rettili.
      Un caro saluto.

    • Giuseppa dice:

      Ciao Simona,posso chiederti come hai risolto?è possibile registrarle? o mettere il chip? È interessante sapere se capita che si trova una tartaruga come risolvere il problema.grazie

  43. Sandra mariel pistone dice:

    Salve, ho maschio e femmina testugine Hermann, dichiarate e microchip, nel 2016 sono nate 11 e li ho segnalate al citis Bologna, loro mi hanno detto solo il numero di protocollo, non mi hanno detto che era da mettere il microchip entri un anno de vita? Cosa posso fare adesso.

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Sandra. Se le tue tartarughe sono tutte denunciate, vedrai che ti verranno incontro e ti faranno mettere il microchip alle nuove nate senza problemi. Se fossi in te chiamerei il Servizio CITES di Bologna per chiarimenti sul caso specifico. Vedrai che saranno gentilissimi e ti aiuteranno. Facci sapere. Un caro saluto.

  44. MADDALENA BISSIONI dice:

    HO ACQUISTATI TARTARUGHE CON CITES C E D ..ED AVUTO SIA CITES CHE REGOLARE CESSIONE DEL VENDITORE…. DEVO X FORZA MICROCIPPARLE ???

    • Alberto Blitzen dice:

      Ciao Maddalena. In teoria, il chip è già stato messo obbligatoriamente dal venditore, quindi non servirà che tu lo faccia nuovamente. Il chip lo dovrai mettere ai nuovi nati, entro un anno dalla nascita. Questo ti permetterà anche di venderli o cederli in futuro. Un caro saluto.

      • Gianluca dice:

        Ciao Alberto quindi se io posseggo una coppia con cites e microchip che dovessero riprodursi ai piccoli non devo mettere il chip? Devo solo segnalarne la nascita?

        • Alberto Blitzen dice:

          Ciao Gianluca. Un tempo era così ma ora sarà necessario fare entrambe le cose. La Circolare interministeriale protocollo PNM 25893, datata 14 dicembre 2011, impone che le Testudo (escluse le Horsfieldii) debbano essere marcate con microchip entro un anno dalla nascita.
          Un caro saluto!

        • Nello dice:

          Buona sera ho comprato due tartarughe da un allevatore privato mi ha rilasciato il documento cites fonte c… Ora mi chiedevo ma sul documento ci deve essere sempre il suo nome o anche il mio grazie anticipatamente

          • Alberto Blitzen dice:

            Salve Nello,
            non serve che sul documento ci sia il suo nome. Ciò che è fondamentale è questo: il documento CITES si sposta sempre insieme alla tartaruga. Qualora, per esempio, dovesse cedere il suo esemplare, il documento originale deve seguire la tartaruga tassativamente.
            Spero di esserle stato d’aiuto.
            Chieda pure se ha altri dubbi.
            Un caro saluto e a presto.

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