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Come dev’essere l’Habitat ideale per tartarughe di terra? C’è un bellissimo proverbio che avevo sentito in Africa e recita più o meno così:
“La tartaruga è il più saggio degli animali perché si porta dietro la sua casa”
(proverbio africano)
Molto evocativo, certo! Però il guscio non è una casa, ma una corazza, un giubbotto antiproiettile contro i predatori.
La sua vera casa, in natura, è fatta da foreste e di querce sotto i cui rami crescono innumerevoli erbe e arbusti. Là sotto ci sono terra scavabile, tappeti di foglie e ripari, il giusto sole, la giusta umidità e la giusta temperatura.
A dispetto di quanto dice il proverbio africano, la tartaruga in cattività non è in grado di portare con sé questa sua casa, quando si ritrova nei nostri recinti.
I nostri giardini sono dei luoghi totalmente diversi dall’ ambiente naturale delle tartarughe di terra, per via degli innumerevoli vegetali esotici, degli animali domestici, dello spazio limitato e via dicendo.
I nostri cortili, insomma, rappresentano per la vita delle tartarughe un luogo alieno, un pianeta diverso.
Per questo motivo, la regola più importante per creare l’habitat ideale per le tue tartarughe di terra, è la seguente:
Lo spazio dedicato alla tua tartaruga deve imitare quanto più possibile il suo habitat naturale.
Quattro importanti premesse:
– Solo le tartarughe coi documenti possono essere detenute. L’habitat di eventuali tartarughe selvatiche trovate per strada è la natura stessa e non possono in alcun modo essere messe in un recinto. Si rischiano pesanti denunce penali (Normativa e Documento CITES per Tartarughe di Terra).
– In Italia, le tartarughe di terra più diffuse sono le Testudo mediterranee. Ricorda che queste specie, per vivere bene, hanno bisogno di uno spazio all’aperto. Senza un giardino, gli esperti, gli allevatori e i veterinari sconsigliano di crescere una tartaruga.
– Ciascuna tartaruga ha le sue esigenze, la sua storia e la sua personalità. Tieni conto della peculiarità della tua tartaruga di terra e considera le particolari esigenze della sua specie quando scegli il suo rifugio e la sua collocazione.
– Per l’ambiente italiano, le più adatte sono le Testudo Hermanni Hermanni (THH), endemiche su tutto l’asse tirrrenico e adriatico, progettate dalla natura nei millenni proprio per il nostro ambiente. Seguono le Testudo Marginata, diffuse in Sardegna, e le Testudo Graeca;
1. Spazio all’aperto per le tue tartarughe
Le tartarughe di Terra sono animali selvatici
Non dimenticarlo mai: le tartarughe sono animali selvatici. Spesso pensiamo che le tartarughe siano simili ai più comuni animali domestici ma la dura verità è che sono animali non addomesticabili, solitari e anaffettivi, con comportamenti completamente diversi da cani e gatti.
Per vivere bene, hanno bisogno di un ambiente che sia quanto più vicino al loro habitat naturale.
È un habitat complesso, fatto di terra, di luce solare, di erba, di cespugli, la cui complessità è impossibile da riprodurre all’interno. Questo vuol dire che una tartaruga di terra non può vivere in un bel terrario all’interno? Certo che ci può vivere, ma questo articolo parla dell’ambiente ideale, del non plus ultra.
Il recinto all’aperto? Fondamentale
Anch’io potrei essere rinchiuso in uno scantinato per una ventina d’anni: con cibo, libri e internet, potrei anche stare benino, ma la qualità della vita non sarebbe buona.
Lo stesso vale per le tartarughe di Terra: all’interno dobbiamo sistemare lampade riscaldanti, terra e tutta una serie di artifici che in giardino possiamo ottenere naturalmente. In sostanza, lo spazio all’aperto è assolutamente necessario.
Il terrario interno, tuttavia, può essere molto utile nei mesi freddi, per esemplari debilitati che non potrebbero affrontare il letargo.
Lo spazio ideale? Dieci metri quadrati
Quanto spazio? Diciamo che maggiore sarà l’area che potrai dedicare alle tue tartarughe e meglio sarà per loro. Allevatori, veterinari ed esperti consigliano un’estensione ideale di 5-10 metri quadrati per ogni tartaruga.
In questo modo, i tuoi esemplari potranno muoversi senza disturbarsi l’un l’altro e le erbe spontanee avranno il tempo di crescere.
Lo spazio minimo? Qualche esempio
Oltre all’estensione ideale (10 metri quadrati), ti riporto però anche l’estensione minima, calcolata per esemplari adulti, al di sotto della quale non si dovrebbe andare mai.
Per una singola Testudo Hermanni adulta (con piastrone lungo più di 10 centimetri), così come per una Testudo Graeca o una Testudo Horsfieldi, vanno riservati almeno 2 metri quadrati.
Per una singola Testudo Marginata adulta, molto più grande delle altre sue cugine Testudo, vanno dedicati almeno 3 metri quadrati.
Lo spazio minimo per più tartarughe
Se hai molti esemplari, gli standard minimi possono ridursi leggermente. Giusto per darti un’idea, riporto qui di seguito uno schema, tratto dalle Linee Guida proposte dai carabinieri forestali, riferito alle Testudo Hermanni, Graeca e Horsfieldi.
Ricorda che per le Marginata lo spazio necessario è doppio, quindi le misure che riporto qui sotto vanno moltiplicate per due.
- 2 metri quadrati: 1 esemplare femmina di Testudo Hermanni o Graeca o Horsfieldi;
- 3 metri quadrati: 2 esemplari femmina di Testudo Hermanni o Graeca o Horsfieldi;
- 4 metri quadrati: 4 esemplari femmina di Testudo Hermanni o Graeca o Horsfieldi;
- 5 metri quadrati: 6 esemplari femmina di Testudo Hermanni o Graeca o Horsfieldi.
Maschi e femmine? Meglio separarli
Maschi e femmine di tartarughe di terra, se possibile, vanno tenuti separati. Se preferisci tenere tutte le tue tartarughe di terra in uno stesso recinto, è consigliabile che ci sia un maschio ogni 4-5 femmine, per evitare che queste siano eccessivamente assillate da violenti e continui corteggiamenti.
Allo stesso modo, anche i piccoli di tartaruga vanno tenuti separati dagli adulti.(Tartarughe appena nate: cosa fare)
2. Contatto diretto con la terra
Le tartarughe di terra scavano
Alle tartarughe piace scavare, non solo per il letargo. Anche in estate, infatti, le tartarughe possono scavare e interrarsi per sfuggire al caldo eccessivo: questo espediente si chiama estivazione.
Allo stesso modo, quando si preparano per l’inverno, si coprono con uno straterello di terriccio per ottenere una temperatura più alta e costante rispetto all’esterno.
Le tartarughe terrestri scavano anche per deporre le uova o per scappare dal tuo recinto.
La terra giusta? Un mix di torba e sabbia fine
Quale terra, allora? Ci sono molte soluzioni dibattute dagli esperti. Oltre alla normale terra del giardino, io ti consiglio di mettere la torba.
La torba è un deposito composto da resti vegetali impregnati d’acqua. Per queste sue caratteristiche, rappresenta un ottimo materiale per le tartarughe. Sebbene l’umidità sia molto importante, un eccesso può favorire la comparsa di muffe e dare problemi respiratori.
Per questo, la torba può essere mischiata alla sabbia fina. La sabbia, facilmente scavabile, drenante e ottima per la termoregolazione, compensa gli eccessi e le mancanze della torba, formando un mix di pregio.
Superfici pavimentate? No grazie
L’importante è evitare di relegarle a superfici pavimentate o a tappeti sintetici, perché questo andrebbe contro al loro naturale e potente istinto di traforarvi il giardino.
Le superfici pavimentate possono dare problemi alle articolazioni e possono interferire con la termoregolazione.
Altri materiali da evitare: la corteccia, la sabbia a grana grossa, i sassolini.
3. Una bella casetta in legno come rifugio per le tartarughe
Rifugi vegetali: i cespugli
La tartaruga ha bisogno di sentirsi al sicuro. Ecco perché è importante mettere sempre un rifugio. Non è obbligatorio mettere per forza rifugi artificiali: i cespugli fitti, oltre a offrire ombra, possono tenere la tartaruga al riparo.
Quali tipi di cespuglio scegliere? Continua a leggere: nei capitoli successivi parleremo proprio di questo.
Un altro tipo di rifugio vegetale? Le balle di fieno. Oltre a offrire ombra e cibo, permettono alle tartarughe di nascondersi.
I rifugi in legno e in tufo
Io sono di parte perché adoro il legno, ma lo adorano anche le tartarughe, perché è un materiale isolante e naturale.
Evita i ripari di plastica, perché sono caldissimi d’estate e non isolano dal freddo.
Un’alternativa interessante al legno sono il tufo, il laterizio o il cotto: un vaso sufficientemente ampio, coricato e interamente coperto di terra, offre un isolamento dal caldo e dal freddo, specie se ulteriormente ricoperto da terra.
Siccome le tartarughe adorano il contatto con il suolo, puoi riempire il vaso coricato per un’altezza di un terzo con almeno 15 centimetri di terriccio. In questo modo ottieni un rifugio in stile “Casa Hobbit”molto elegante e performante. Abbiamo scritto un articolo a riguardo (Casetta per Tartarughe di Terra a costo zero)
Se ti piace di più il legno, scegli uno spessore dei pannelli di almeno 1,5 centimetri: in questo modo il rifugio sarà sufficientemente isolato.
Quale tipo di legno? Io preferisco il legno massello di acero oppure il compensato marino di abete rosso. (5 Tipi di Legno per costruire una Casetta Fai Da Te)
La casetta ideale? Senza fondo
Un segreto: la porta non metterla mai centrale, ma spostata su un lato. Così facendo la tua tartaruga di terra avrà un angolino più riparato e protetto, ombroso d’estate e più caldo d’inverno.
La casetta ideale, poi, è senza fondo, così la tartaruga è a contatto diretto con il suolo e potrà interrarsi comodamente, al riparo nel suo rifugio.
Un ultimo consiglio di classe per la casetta di legno: se la realizzi con il fondo in legno, come quelle di Highfiled (ideali per il letargo controllato), io ti suggerisco di fare il tetto ispezionabile o rimovibile.
In questo modo sarà facile per te pulire l’interno della casetta e verificare che la tua tartaruga di terra stia bene nei periodi di letargo senza doverla disturbare.
Se sei interessato ad un prodotto certificato Blitzen ecco la nostra TORTUGA – Casetta per Tartarughe di Terra.
4. Un recinto solido per contenere la testudo
Contro la fuga: le arrampicate
La tartaruga di terra non è l’animale più agile e scattante in natura, però è una buona arrampicatrice. È curiosa, esploratrice e come abbiamo visto ama scavare, quindi se non limiti i suoi spazi potrebbe allontanarsi e mettersi in pericolo. (I 7 Pericoli per le Tartarughe di Terra)
Contro i predatori: chi può mangiare le tartarughe
A proposito di pericoli per le tartarughe di terra, ci sono animali che possono uccidere o fare molto male alle tue tartarughe di terra: cani, gatti, ratti, rapaci e via dicendo. Un bel recinto può tenerli alla larga.
Il recinto perfetto
Come deve essere il recinto? Io consiglio una rete metallica verso l’esterno, minimo quaranta centimetri fuori terra e che prosegua almeno una ventina di centimetri sotto terra.
Sul lato interno, è importante mettere una piccola staccionata di legno, con paletti verticali a superficie liscia. In questo modo la tartaruga di terra non potrà arrampicarsi e ferirsi, né potrà scappare passando sotto al recinto.
La rete contro gli uccelli rapaci
Ultimo consiglio: gli uccelli rapaci costituiscono un reale pericolo, soprattutto se le tue tartarughe di terra sono piccole. Sarebbe bene stendere orizzontalmente una rete leggera al di sopra del recinto, così da impedire a gufi o altri predatori dal cielo di papparsi la tua tartaruga di terra.
Se vuoi approfondire l’argomento abbiamo scritto un articolo su Il Recinto per Tartarughe di Terra: in 5 punti.
5. Erba buona e folti cespugli per l’ambiente ideale
L’ombra dei cespugli? Fondamentale
Le tartarughe di Terra amano il caldo, ma d’estate serve ombra. All’interno del recinto è buona cosa che ci siano alcuni cespugli dentro ai quali la tartaruga di terra possa nascondersi e ripararsi dal sole.
I consigliati? A me piacciono moltissimo le piante aromatiche classiche, bellissime da vedere. Io ho messo rosmarino, salvia, lavanda e timo, ma vanno benone anche origano, mirto, menta e alloro.
La lista è lunghissima: nel Sud Italia, per esempio, ho visto dei recinti per tartarughe di terra magnifici, con begonie e fichi d’india.
Erbe spontanee? Buone da mangiare
Le tartarughe di Terra sono vegetariane, quindi l’ambiente ideale è pieno di erba varia e buona da mangiare ( Il Menù della Tartaruga di Terra: La Guida sull’ Alimentazione Perfetta).
Se il tuo recinto è sufficientemente ampio, puoi far crescere erbe di campo e fiori che le tue tartarughe potranno mangiare liberamente, proprio come avviene in natura.
Purtroppo, se lo spazio è troppo piccolo, l’erba sarà mangiata troppo velocemente, senza che le foglie nuove abbiano in tempo di rimpiazzare le vecchie. Se però hai un’estensione sufficiente, pianta i semi delle principali erbe di campo consigliate nel tarta-menu.
Erbe, rami e fronde: un aggrappo salva-vita
Ricorda che le erbe e i vegetali hanno un’altra importantissima funzione nel recinto: l’aggrappo. Le tartarughe, infatti, possono ribaltarsi: se sono in buona salute, riescono a ritornare in posizione autonomamente, aggrappandosi ai fili d’erba e ai ramoscelli con il becco.
Ecco perchè è importante avere rametti, arbusti ed erba alta: possono offrire un solido appiglio alle tue tartarughe.
Un ultimo consiglio: il fieno. Metti cumuli di erba essiccata qua e là nel recinto, perchè possa offrire riparo dal caldo e dal freddo.
Al di sotto del fieno, poi, si crea un microclima umido che le tue tartarughe apprezzeranno tantissimo. Il fieno, inoltre, può anche essere mangiato e fa parte dell’ alimentazione delle tartarughe mediterranee.
6. Pozze d’acqua vicine
Le tartarughe bevono (anche se non sembra)
Dopo aver creato un ambiente naturalmente ricco di cibo per le nostre tartarughe di terra, non possiamo lasciarle assetate. Le pozze d’acqua in prossimità del rifugio sono fondamentali. Ricorda che le tartarughe, per bere, entrano con tutto il corpo della pozza e aspirano l’acqua dal naso.
Per questo motivo, è importante che il sottovaso abbia un diametro superiore alle dimensioni del tuo esemplare. Un accorgimento importante: la profondità deve essere minima per consentire alla tartaruga di terra di respirare e sguazzarci dentro in tutta sicurezza.
Ricorda che le tartarughe hanno la brutta abitudine di defecare mentre bevono, quindi è molto importante cambiare l’acqua della vaschetta giornalmente.
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La vaschetta dell’acqua: sì o no?
Ti segnalo che alcuni allevatori consigliano di togliere l’acqua a disposizione, sostendendo che la vaschetta possa portare malattie e che il cibo già contenga una sufficiente quantità di acqua.
Brian Pursall, nel suo libro “Mediterranean Turtles” propone appunto di togliere l’acqua, ma si tratta di un caso isolato nella comunità scientifica, la quale ha poi confutato questa tesi (qui un interessante approfondimento del “Tortoise Trust”).
L’osservazione diretta in natura, infatti, porta a registrare che le tartarughe mediterranee ricercano con cura le pozze e si immergono sui cigli dei fiumi.
Allo stesso modo, è errata l’idea che il cibo contenga già il giusto apporto di acqua, anche nel caso delle tartarughe abituate agli spazi semi-aridi.
L’acqua a disposizione: pozzanghere e getti
Ovviamente, l’acqua a disposizione delle tartarughe in cattività va cambiata molto di frequente, ma lo stato dell’arte ci dice che l’assenza dell’acqua a disposizione porta più a svantaggi che a vantaggi in un’ottica complessiva.
Un’integrazione interessante alla vaschetta dell’acqua è data dai piccoli gettini di irrigazione, che -simulando l’azione della pioggia- consentono alla tartaruga di bere acqua pulita. Ad ogni modo, ricorda che l’acqua a disposizione è fondamentale per tutte le tartarughe mediterranee.
7. Un letargo al riparo dai pericoli per le tartarughe
Il letargo: naturale o controllato?
Una cosa che invidio alle tartarughe terrestri è il letargo: nei mesi grigi dormono e si risvegliano solo quando la temperatura sale sopra i dieci gradi. In climi caldi o sufficientemente temperati, potete lasciare le tartarughe di terra all’aperto.
Se invece, come me, vivete in luoghi dove la temperatura scende sotto lo zero, dovete fare un terrario da sistemare in un posto in cui la temperatura rimanga costantemente intorno ai 4-6 gradi sopra lo zero.
Rimesse e cantine vanno bene, ma ricorda di controllare ogni tanto la tua tartaruga di terra. (LETARGO delle tartarughe di terra: come fare)
I predatori e le tartarughe in letaego
Importantissimo: ci sono pericoli terribili nei mesi invernali, specie se la tartaruga di terra viene tenuta all’aperto o messa in cantina. Il rifugio ideale deve essere protetto dai roditori. Ratti e topi, infatti, rappresentano una minaccia.
La soluzione? Uno spazio per il letargo chiuso e ben protetto dai pericoli esterni.
Se fai il letargo controllato, ricorda di monitorare sempre il letargo della tua tartaruga di terra con un termo-igrometro, in attesa che la primavera arrivi e che lei si risvegli.
Illustrazioni di Andrea Golinotti
Illustrazione conclusiva di Alberto Blitzen
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alberto blitzen
Sono appassionato di biologia, da molti anni studio l’ambiente degli animali. Ho abitato fra i boschi della Francia, le sabbie del Medio Oriente, i canali di Venezia e le luci di Parigi, per poi tornare all’ovile.
L’ovile è sulle bellissime colline del lago di Garda, in mezzo a castelli, fiabe e cipressi. Da qui racconto storie e faccio disegni su tartarughe, gatti, cani, ricci e pipistrelli.
Salve,
ospito nel mio giardino una testudo graeca e una settimana fa ho trovato un piccolo che passeggiava in giro. L’ho messo in sicurezza allestendo un piccolo terrario 40x40x10 ma non so come comportarmi per l’inverno. Dovrei lasciarlo in giardino a gestirsi da solo o per il primo anno conviene tenerlo in casa? L’ambiente dove deve stare deve essere sempre costantemente caldo o può subire variazioni di temperatura? In caso ho una piccola veranda dove dormono i gatti e potrei sistemare li il terrario. Infine ho provato a dargli da mangiare erbe spontanee, tra cui malva, ma mangia solo pezzettini di insalata. Ho paura di sbagliare qualcosa dato che è cosi piccolo. Ringrazio anticipatamente
Salve Francy.
Ecco qualche consiglio che può aiutare lei e le sue tartarughe greche.
1. Giusto per essere sicuri: la tartaruga rivenuta è figlia della Graeca che accudisce? In questo caso, dovrà fare denuncia di nascita ai carabinieri forestali. Ricordo che in nessun caso tartarughe di specie diverse possono convivere, ma vanno organizzati recinti separati.
2. Per l’alimentazione, è bene insistere con malva e cibi che troverebbe in natura. La lattuga andrebbe data con estrema moderazione all’interno di una dieta varia. Non c’è da spaventarsi se la tartaruga non mangia. Eventualmente, si possono spezzettare malva, tarassaco e altri alimenti ottimali, mischiandoli alla lattuga. Io consiglio comunque di non dare lattuga per nulla, così da non sviluppare o rafforzare preferenze alimentari scorrette.
3. Per quanto riguarda l’inverno, io consiglierei di eseguire letargo naturale, tenendo la tartaruga in giardino. In alternativa, andrebbe predisposto un terrario con lampada riscaldante e lampada UVB, perché altrimenti si rischia di danneggiare la salute dell’esemplare. Trova un approfondimento sul letargo qui: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
Spero di essere stato d’aiuto e mi tengo a disposizione per altri chiarimenti.
Un caro saluto e a presto.
Grazie mille per i consigli e della disponibilità, provvederò subito a seguirli! Saluti e a presto
Grazie a te per la gentilezza, Francy.
Quando hai bisogno, scrivi.
Ciao!
Buongiorno sono nuova del gruppo ma avrei subito una domanda, ho una hermanni di 1 anni e mezzo ma questo inverno non ha fatto il letargo perché malata, quindi il veterinario me lo ha sconsigliato. Ho un terrario che però ora mi pare un po’ piccolo e vorrei prenderne uno grande, ho anche un Aquario da 100 che non uso da anni e potrei adattate. Secondo lei potrebbe essere una soluzione? Più che altro vorrei capire se posso lasciare il tetto aperto così da avere un buon riciclo di aria o meglio chiudere a favore della temperatura.
Buongiorno Veronica.
Quando la tartaruga è malata, è bene far saltare il letargo. L’ampiezza del terrario è importante, non tanto per il ricircolo dell’aria quanto piuttosto per evitare che la temperatura diventi omogenea per tutto lo spazio. Serve una zona calda (sotto alla lampada risaldante) e una zona fredda (lontana dalla lampada riscaldante) così che la tartaruga, spostandosi da questa a quella zona, possa termoregolarsi. Anche con il tetto aperto c’è il serio rischio che la temperatura all’interno sia troppo omogenea, ma se la teca è abbastanza ampia, potrebbe andare bene.
Un caro saluto e a presto.
Buongiorno, mi hanno dato 2 tartarughe di 1 anno di età, state da quando sono nate su un balcone (e non hanno fatto il letargo lo scorso anno) e ora si trovano da qualche giorno nel mio giardino, hanno molto spazio, un prato verde, piante sotto cui ripararsi, ma forse perchè state 1 anno su un balcone, stanno quasi sempre sulla parte piastrellata e si riparano sotto una fioriera posta sempre sulle pistrelle. La mia domanda è: sono in grado di scegliere loro dove meglio stare oppure meglio ridurre lo spazio di movimento e creare un recinto sulla parte in erba? Consideri che mentre una se messa sull’erba inizia a girarci l’altra torna subito sulla parte piastrellata. Grazie in anticipo.
Ciao il tuo articolo è stato utilissimo e molto chiaro. Volevo chiederti perché sassolini e ghiaia fine non vanno bene come substrato. Io mi ritrovo un bel po di sabbia mista a ghiaia fine e volevo utilizzarla nel terrario della mia tarta, che è in giardino, per mantenerlo piu pulito e carino da vedere. All’interno c’è una grande ortensia che le assicura ombra e riparo, potrei utilizzare la ghiaia almeno in una zona ?
Altra cosa volevo utilizzare una tegola molto grande (credo sia un pezzo angolare per coprire la grondaia) ha una forma bombata che ricorda il guscio delle tartarughe e penso sia perfetto come rifugio ma ho paura che possa salirci sopra, anche se liscio, e sfruttarlo per evadere se posto vicino al muretto di cinta. Mettendolo al centro, quindi, secondo te è meglio disporlo con l’apertura verso la zona ombreggiata sotto l”ortensia o verso la zona soleggiata ? Grazie
Ciao Angi e grazie per il tuo apprezzamento. La ghiaia purtroppo può essere pericolosa per le articolazioni delle tartarughe, ma anche perché può essere ingerita. Suggerisco un substrato di torba e sabbia, con erba alta. Per quanto riguarda la tegola, attenzione perché questa può surriscaldarsi. Non dovrebbero esserci problemi, ma suggerisco di non predisporre solo un rifugio, bensì una certa varietà: cespugli, anfratti, ecc. Un caro saluto e a presto.
Grazie pee o tuoi consigli , ho ricevuto da poco 3 piccoli , due maschetti e una feminuccia e i tuoi consigli mi hanno aiutato molto per farli crescere bene e senza complicazioni , speriamo che continuano cosi , grazie , per qualsiaso dubbio leggerò di nuovo i tuoi consigli ^-^ .
Ciao Alessandra. È un piacere! Sono molto felice che il blog sia utile a te e alle tue tartarughe. Per qualsiasi cosa, scrivi pure. Un caro saluto e a presto.
Ciao Alberto,
io tuoi articoli sono molto d’aiuto a chi si approccia per la prima volta al mondo delle tartarughe!
Io sto per acquistare una tartaruga di terra e mi sto organizzando per costruire il recinto esterno, ma ho alcuni dubbi.
Ho due scelte per dove mettere il recinto: la prima è sotto un giuggiolo, e sarebbe la postazione migliore per quanto riguarda le ore in cui quello spazio è illuminato, ma non vorrei che le giuggiole, una volta cadute, potrebbero essere mangiate e magari fare male alla tartaruga.
L’altra opzione è molto meno illuminata, il sole arriva solo verso le 4 di pomeriggio, ma è più “isolato” dal giardino dove di solito sta il cane, e ha un altro albero che perde pochissime foglie e non fa frutti.
Quindi la mia domanda, a cui non riesco a trovare risposta, è se il giuggiolo è effettivamente un problema oppure no…
ti ringrazio in anticipo 🙂
buona giornata!
Ciao Elena,
e grazie per il tuo riscontro positivo: mi fa molto piacere.
Sono contento che tu ti stia informando per bene prima dell’acquisto di una tartaruga e in effetti la cosa migliore che si possa fare è organizzare un ambiente idoneo.
Purtroppo, non ho trovato informazioni esaustive sulla giuggiola (Ziziphus jujuba), ma credo si possa ritenere una pianta sicura. L’unico problema: i frutti. In natura, le tartarughe si imbattono molto raramente nei frutti, quasi del tutto assenti nella loro alimentazione. Una grande quantità di giuggiole nel loro recinto, in effetti, potrebbe costituire un problema. Ad ogni modo, il sole è assolutamente vitale per le tartarughe e fra le due opzioni, consiglierei sicuramente lo spazio soleggiato in corrispondenza del giuggiolo. Per evitare che i frutti cadano in abbondanza sul terreno, si possono mettere delle reti leggere, che lascino filtrare pienamente il sole e che proteggano anche da uccelli rapaci. Ricordo anche la necessità di proteggere ed isolare lo spazio della tartaruga dal cane, perché questo potrebbe attaccarla anche dopo anni di pacifica convivenza.
Spero di essere stato d’aiuto.
Un caro saluto e buona avventura con la nuova tartaruga.
Ciao Alberto,
Ti ringrazio per la tua pagina che mi è stata molto utile, e anche per il modo in cui rispondi pazientemente a tutti i lettori. Attualmente sono in possesso di sue tartarughe femmina e ne riceverò altre sue domani ( complete di documenti ). Così mi troverei ad avere 2 femmine di quasi 4 anni ed un maschio e una femmina ( quelli nuovi) di circa un anno.
Potresti dirmi le dimensioni ottimali del recinto perfavore?
P.s. preferirei non tenerli separati per ragioni di spazio ( premetto che il recinto adesso è abbastanza grande e posso allargarlo un po’, ma non credo di poter dare sufficiente spazio ad ogni esemplare tenendoli separati).
Grazie ancora
Ciao Lorenzo,
grazie mille a te per il messaggio. Anche se alcuni allevatori garantiscono di conoscere il sesso delle tartarughe prima della maturità sessuale (> 5 anni), per via della temperatura di incubazione, io aspetterei ad essere sicuro di questo.
Tutte le tue tartarughe sono ancora troppo piccole per essere sessate e comunque non dovrebbero ancora aver sviluppato i comportamenti di una tartaruga adulta.
Ad ogni modo, io consiglierei:
quantitativo minimo standard: almeno 5-6 mq
quantitativo ideale: 10-15 mq e oltre
Prevederei sempre uno spazio dove collocare eventualmente le tartarughe più rissose. Se possibile, dividerei sempre i maschi dalle femmine.
Spero di essere stato d’aiuto.
Un caro saluto e a presto.
Ciao: innanzitutto grazie per i tuoi articoli che mi sono stati veramente utili.
Ho appena rimesso in sesto il recinto delle tartarughe ripulendolo completamente e aggiungendoci vasi di terracotta e casette in legno, che devo ancora finire di ricoprire di terra. Volevo chiederti: avevo intenzione di fare un’apertura nel recinto in modo che le tartarughe potessero girare libere per il giardino e poi tornare dentro per mangiare, dormire ecc.. È consigliabile lasciarle girare o è meglio tenerle in uno spazio limitato?
Premetto che ho un giardino non troppo grande con una siepe intorno, sotto la quale gli piace andarci a riparare.
Ultima domanda: vabene fare una casetta con una cassetta tipo quella della frutta, dopo averla ritagliata e adattata a misura di tartaruga e ricoperta di terra? Ciao
Ciao Lorenzo,
e grazie, prima di tutto, per il tuo messaggio.
Io ti sconsiglierei di fare aperture: meglio tenerle in uno spazio il più selvaggio possibile che sia riservato solo a loro.
Questo per ragioni di sicurezza (evitando cani, specie esotiche, pericoli di vario genere come tagliaerba, fughe, ecc) ma anche per consentire loro di rimanere immersi in un habitat quanto più simile a ciò che troverebbero in natura.
Per quanto riguarda i rifugi, è bene che siano vari: cespugli ma anche cassette che possano offrire ombra e riparo. Direi che la cassetta, coperta di terra, può andare bene. Ideali sono anche i blocchi di tufo, i cumuli di paglia o foglie, gli arbusti.
Spero di essere stato d’aiuto.
Un saluto e a presto.
Grazie mille dei suggerimenti
Grazie mille a te!
Salve, ho un dubbio enorme,mi spiego, prenderò una tartaruga da un allevatore, che c’è la nel giardino ma io la metterò nel balcone dentro un terraio fatto da me ,ma non so se metterci le luci (quella riscaldante e quella uvb) in quanto la tartaruga e abituata fuori con luce naturale.
Salve Rosaria,
purtroppo le tartarughe delle specie più comuni necessitano assolutamente di un giardino con terra scavabile, luce, sole, ombra, cespugli. Questo mix è molto difficile da ricreare su un balcone e condannerebbe la tartaruga ad un’esistenza molto difficile. Ci sono tartarughe che per forza devono vivere in terrario riscaldato, ma si tratta di specie esotiche che possono essere mantenute da allevatori molto esperti.
Consiglierei quindi di non ospitare una tartaruga se non si possiede un giardino.
Spero di essere stato d’aiuto.
Un caro saluto.
Buonasera Alberto,
come posso creare un terreno ideale per la tartaruga? che terriccio consigli comprare? (terrario di 3 mq)
Buonasera Thomas,
il terreno da scegliere dipende dalla specie di tartaruga. Se hai una Testudo Hermanni, una Testudo Graeca o una Testudo Marginata, puoi mettere terra scavabile con un buon grado di umidità. Un esempio: torba bionda di sfagno, mischiata a sabbia o al terriccio che hai in giardino. Va ricordato che il terreno deve essere umido ma non deve essere fradicio. In quest’ultimo caso, sarà sufficiente aumentare la quantità di sabbia o terra. Vanno evitati la corteccia, la sabbia a grana grossa, i sassolini.
Se hai una Testudo Horsfieldii le cose cambiano: questa tartaruga è abituata a climi aridi (non a caso è detta tartaruga delle Steppe) e un terreno che rilascia troppa umidità sarebbe nocivo. In questo caso il substrato dovrebbe essere il più secco possibile e può essere composto da un mix di terriccio e sabbia ed è importante che sia ben drenato. Un saluto e a presto!
Buonasera, settimana scorsa mentre tagliava il prato mio marito ha trovato una piccola tartaruga nel nostro giardino….vorrei tenerla perché è così tenera e mi ci sono già affezionata ma volevo avere qualche consiglio da te su cosa dovrei fare in questi casi. Grazie!
Ciao Pamela.
Possiamo fare alcune ipotesi sul ritrovamento, così da capire la cosa migliore da fare:
1. Se vivi in campagna, in zone abitate dalle tartarughe in natura (fascia costiera di tutta Italia, regioni del Centro e del Sud, Isole), potrebbe essere una tartaruga selvatica. Essendo molto rare e protette, hanno un ruolo fondamentale nel loro ambiente. In questo caso, va rilasciata.
2. Se vivi in un contesto urbano, dove è improbabile che vi siano esemplari selvatici, potrebbe essere fuggita a un vicino di casa. Consiglierei in questo caso di chiedere ai proprietari delle case confinanti.
3. Se non viene dalla natura e non appartiene ai vicini, è bene segnalarlo ai carabinieri forestali. In pochi lo sanno, ma la detenzione di questi animali senza apposita documentazione CITES è un reato penale e comporta denuncia e multe salatissime di parecchie migliaia di euro. Potrebbe anche darsi che le autorità, fatti i dovuti accertamenti, te la diano in affido, ma consiglio di seguire per bene la procedura. Trovi un mio approfondimento qui: https://www.blitzen.it/blog/normativa-cites-tartarughe-terra/
Sono felice che ti sia affezionata alle tartarughe: è un mondo interessante. Ricorda che potrai acquistare un esemplare in negozi specializzati vicino a te, con tutti i documenti in regola, così da poter godere dell’osservazione di questi stupendi animali.
Un caro saluto e a presto.
Salve,
Le scrivo in quanto mio marito, tosando l’erba, ha trovato una tartaruga, probabilmente di terra. Crediamo sia una di quelle che erano scappate ai nostri vicini (erano del loro bambino di 3 anni, che le trattava come giocattoli), per questo abbiamo deciso di tenerla, finché il confinamento non sia finito, e possiamo portarla al santuario. Il nostro problema principale è di organizzare un habitat definitoso. Ma non essendo molto bravi con fai da te, e con i negozi tutto chiusi, dobbiamo arrangiarci al massimo. Inoltre, sembra che lei sia ancora in letargo (sto valutando di andare in urgenza dal venerinatio, per paura che stia male). Abbiamo comprato del cibo per tartarughe di terra, ha ogni giorno l’insalata e frutta fresca, ma non mangia.. questo ci fa preoccupare. Abbiamo organizzato una casetta (dentro una scatola non molto grande di legna). Ci da qualche consiglio?
Grazie di cuore!!
Anastasia e Gilles
Cari Anastasia e Gilles,
fate bene a portarla a un santuario per le tartarughe e potreste già segnalare alle autorità il ritrovamento. Se le temperature sono alte e la tartaruga non è ancora attiva, è meglio contattare un veterinario specializzato in animali esotici: potrebbe essere molto debilitata dall’inverno e necessitare di cure mediche.
A meno che non sia una tartaruga esotica, insalata e frutta fresca non sono alimenti adatti: meglio optare per le erbe di campo (malva, tarassaco, ibisco, ecc), le foglie (quando ce ne saranno) e i fiori (p.e. le rose).
Per quanto riguarda l’habitat, questo deve essere il più ampio possibile, in giardino, con un buon quantitativo di sole e di ombra. Siccome la permanenza da voi è solo provvisoria, si può optare per un recinto d’emergenza, mantenendo comunque un quantitativo minimo di spazio di 2 mq.
Spero che tutto si risolva al meglio. Se ci sono altri dubbi, scrivete pure.
Un caro saluto e a presto.
Buongiorno Alberto,
innanzitutto grazie per la tua pagina che consulto costantemente, è un contributo essenziale per gli amanti delle tarta! Desidero chiederti un parere, 4 maschi di hermanni, uno di oltre vent’anni e gli altri di circa 5/6 anni, in un unico giardino di circa 100mq (disposto a cono), sarebbe meglio dividerli o si potrebbero lasciare liberi? Uno dei 4, se pur di ridotte dimensioni (piastrone di 10cm circa) è sempre stato molto aggressivo con gli altri esemplari.
Colgo l’occasione per farti i migliori auguri per un ottimo 2020!
Buongiorno Giampaolo e grazie di cuore per questo messaggio gentilissimo. L’intento è quello di fornire informazioni semplici per dare il massimo benessere alle tartarughe. Un caro saluto e a presto.
Grazie a te! In merito al mio dubbio sulla presenza di 4 esemplari liberi nello stesso giardino avresti qualche consiglio?
Ciao Giampaolo. Scusa, devo aver cancellato per sbaglio la risposta. Se si tratta di tartarughe dell stessa specie, puoi anche tenerle libere in 100 mq di giardino. E’ necessario separare:
– gli esemplari di specie diverse;
– gli esemplari neonati;
– gli esemplari molto giovani e piccoli (1-5 anni);
– gli esemplari maschi che hanno raggiunto la maturità sessuale*;
– gli esemplari debilitati o in quarantena.
Per quanto riguarda gli esemplari maschi, nel tuo caso potresti anche tenerli senza separazioni, visto che l’appezzamento dedicato è davvero molto ampio. Di solito si consiglia di tenere un maschio ogni 4-5 femmine, o comunque di tenerli divisi al di là di quanto le si vuole fare accoppiare, vista la loro aggressività.
Ti consiglio anche di fare comunque una zona recintata ulteriore, per ospitare esemplari debilitati o per tenere separato l’esemplare più aggressivo quando necessario.
Spero di essere stato d’aiuto. Un caro saluto e a presto.
Grazie mille,consigli preziosissimi!
Grazie per il gentilissimo commento.
Buonasera,
Come animale domestico ci piacerebbe prendere una hermanni hermanni.
Visto che stiamo progettando il giardino avremmo pensato di costruire un recinto di circa 15/20 mq nella parte esposta a sud ovest e di mettere al suo interno alcune piante aromatiche (salvia, rosmarino, ecc.)
I nostri dubbi sono:
– Nel recinto ci dovrebbe essere sempre una parte di sole? Abbiamo un dubbio perché i due lati sud e ovest sarebbero delimitati dalla recinzione perimetrale alta 1.60 che potrebbe fare ombra
– La parte all’interno del recinto potrebbe comunque essere servita dall’impianto di irrigazione o per il benessere della tartaruga sarebbe meglio escluderla completamente dal recinto?
Grazie mille
Buonasera Elio.
Sicuramente il suo approccio è corretto: lo spazio che prevede è ottimale. Già 5-10 mq sono considerati ottimi per un esemplare: 15-20 mq sono eccellenti.
Rispondendo per punti:
– spazio a disposizione: eccellente;
– orientamento sud/ovest: eccellente;
– recinzione alta 160 cm: non è un problema. Nelle ore centrali il sole sarà a picco sul recinto. La descrizione dello spazio è ottima, non mi preoccuperei di questo. L’altezza della siepe, inoltre, non è eccessiva.
– impianto di irrigazione. Lo eviterei, se possibile. Preferibile spruzzare acqua con canna di tanto in tanto, così da formare pozze d’acqua.
– piante aromatiche come salvia e rosmarino: eccellenti. Importante è creare zone d’ombra e rifugi.
Sono certo che la vostra Hermanni avrà una vita felice e degli ottimi custodi.
Non esiti a scrivere per qualsiasi altro dubbio.
Un caro saluto e a presto.
Parte del recinto della mia tartaruga è sotto un albero di noce, va bene o può essere dannoso come l’acero? Grazie
Ciao Francesca. Purtroppo tutte le parti dell’albero di noce sono considerate tossiche. Alcuni blog specializzati, come il Tortoise Table, consigliano di evitare di far entrare in contatto le tartarughe con le foglie del noce. Un caro saluto e a presto.
Ciao Alberto e complimenti per la pagina davvero utile,avrei da chiederti un paio di info, domani porterò a casa una tartarughina appena nata (2 settimane) volevo chiederti 1 cosa dargli da mangiare per un alimentazione corretta, 2 attualmente la terrei in casa per il fattore freddo e mi è stato sconsigliato di fargli fare il letargo almeno per quest anno per vedere come va, dove la metto? terrario – acquario (5 vetri senza coperchio arredato per lei?) misure? grazie
Ciao Marco e grazie di cuore per i complimenti.
Venendo alle tue domande:
1. La dieta di una tartaruga neonata è semplice: la stessa di un esemplare adulto. Le tartarughine sono la copia esatta delle grandi e appena nate mangiano esattamente le stesse cose che mangeranno per tutta la vita, senza accorgimenti particolari. Voglio però metterti in guardia, perché alcuni non lo sanno: le tartarughe di sole due settimane non possono essere regalate o cedute, perché per ottenere i documenti e mettere il chip va atteso l’anno di età. Per evitare poi di accollarti un grosso problema, ti consiglierei di leggere attentamente questo mio articolo a riguardo: https://www.blitzen.it/blog/normativa-cites-tartarughe-terra/
2. Io consiglio sempre di fare il letargo, perché il loro organismo -parlando ovviamente delle specie più comuni in Italia- è predisposto al letargo fin dalla nascita. Ci sono dei casi indipendenti dall’età in cui il veterinario o l’allevatore possono decidere di far saltare il letargo. Puoi trovare questi casi nell’elenco dell’articolo a questo link, dedicato proprio al letargo: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
In ogni caso gli acquari sono da evitare. Si possono realizzare invece terrari con lampada UVB e lampada riscaldante, adeguatamente grandi, che simulino il più possibile il loro habitat. Se però non ci sono situazioni particolari che giustifichino il salto del letargo, è sempre meglio farglielo fare.
Un caro saluto.
Caro Alberto,
Bello leggerti e conoscere i reali bisogni delle amiche tartarughe. Le mie sono in casa perché fuori è troppo freddo ma una è già in letargo. L’unica cosa è che prima di leggere il tuo articolo avevo messo la corteccia nel terrario.
Che faccio? Se cambio la sveglio… non le fa male? Grazie
Cara Maria Raffaella,
grazie di questo messaggio. Ti posso consigliare, in futuro, di preferire il letargo all’aperto. Il letargo in casa può dirsi tale solo se in una zona con temperature comprese fra gli 0 e i 10 gradi, come avviene per alcune cantine. Con temperature più alte, purtroppo, saranno solo in una fase di torpore, ma non in letargo, e si indeboliranno pericolosamente, perdendo riserve di grassi e saltando una fase importante del loro ciclo annuale. Non è un problema che si sveglino: questo in natura avviene spesso in certi mesi, quando le temperature oscillano ancora sopra i 10 gradi.
Posso consigliarti la lettura di questo articolo, focalizzato proprio sul letargo: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
Un caro saluto e a presto!
Innanzitutto mi debbo complimentare per la cortesia con cui Lei risponde puntualmente hai Suoi lettori. Mi è stato fatto dono di una tartaruga,non so di quanti anni ed il sesso.Come posso fare per sapere i due quesiti che gentilmente le chiedo?
In attesa di una Sua cortese risposta,gradisca i miei saluti
Dott. Giuseppe Silvestri
Buongiorno Giuseppe,
la ringrazio molto per il suoi complimenti e per la gentilezza del suo messaggio.
Prima di tutto, le consiglio di verificare che la persona che le ha donato la tararuga le abbia dato anche i documenti obbligatori, nei quali è riportata la specie e, in genere, anche la data di nascita. Per un approfondimento, trova un mio articolo a questo link: https://www.blitzen.it/blog/normativa-cites-tartarughe-terra/
Per quanto riguarda il sesso, questo in genere compare solo dopo 5-10 anni dalla nascita, al raggiungimento della maturità sessuale. E’ solo dopo questo lasso di tempo che si rende evidente il dimorfismo sessuale, ovvero quell’insieme di caratteri che differenziano un esemplare maschio da una femmina. Può trovare un mio articolo dedicato a questo link, che spero possa esserle d’aiuto: https://www.blitzen.it/blog/normativa-cites-tartarughe-terra/
Un cordiale saluto e a presto.
Buonasera,
avrei giusto due domande che mi attanagliano da chiederle: ho preso da questa estate due Testudo Hermanni di circa un anno, che tengo nel mio giardino. Ultimamente ha piovuto tanto, tanto che una notte ho dovuto metterle in casa per evitare che affogassero, in quanto il giardino fosse completamente allagato.
Stasera continua a piovere, seppur più moderatamente, e le bestie sono interrate nella terra bagnata e fredda. Ho comprato una casetta di legno per il letargo, in modo da proteggerle dalle piogge torrenziali, a breve comprerò la torba per riempirla. Come dovrei comportarmi però, in questi giorni di “transizione”? Metterle in casa, o lasciarle interrate fuori nonostante la pioggia e il calo delle temperature?
La ringrazio in anticipo, Federica.
Salve Federica,
in effetti è importante che la zona del recinto sia ben drenata (senza ristagni d’acqua). Se addirittura la zona è soggetta ad allagamenti può essere molto pericoloso.Voglio però precisare che la terra bagnata e fredda non è un problema: le tartarughe non sono disturbate affatto dalla pioggia e per il letargo hanno bisogno di temperature basse, dai 2 agli 8°C.
Ecco alcuni aspetti importanti:
– la pioggia, anche fortissima, non costituisce un problema per la tartaruga (sia in attività, sia in letargo);
– gli allagamenti veri e propri possono ucciderla, ma di solito scelgono istintivamente zone ben drenate e adeguate;
– se si sceglie di non fare il letargo all’aperto, nell’articolo seguente affronto il tema del letargo controllato: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
Un caro saluto e a presto.
Ciao Alberto 🙂 sono Sarah e ti scrivo dalla Svizzera (Canton Ticino)
Settima scorsa, passeggiando con i miei 2 adorabili beagle Spotty e Shyra, abbiamo avuto uno splendido incontro….una bellissima Hermanni che vagava sola per il bosco 🙂
Ho sempre desiderato avere una tartarughina ma non mi decidevo mai e anche questa volta il destino ci ha messo lo zampino 😀
L’ho presa e portata alla protezione animali della nostra zona (qui da noi funziona così) che mi hanno detto che prima di poterla tenere devo lasciarla a loro per circa 1 mese per essere sicura che non sia di nessuno…..
Molto probabilmente, visto la zona dove l’abbiamo trovata, non si farà avanti nessuno e speso con tutto il cuore che potrà diventare un nuovo membro della nostra famigliola 🙂 e non essendo molto afferrata in materia di “tartarughe” mi sono imbattuta nel vostro sito che trovo sia FAVOLOSO! Complimentissimi davvero 🙂
Nell’attesa di poterla andare a prendere, desidererei crearle l’habitat ideale di modo che quando arriverà potrà ambientarsi al meglio 😀 e po, visto la tempistica, non mancherà molto prima che vada in letargo…..
Vorrei chiederti cortesemente una cosa…..noi abbiamo un giardino quindi non avrebbe problemi di spazio ma mi domandavo se é necessario che abbia anche una zona “recintata” (premetto che non avrebbe la possibilità di fuggire perché il giardino é tutto recintato).
Ti ringrazio molto per una tua risposta e nel frattempo ti faccio ancora tanti tanti complimenti 🙂
Ciao Sarah
Ciao Sarah e grazie mille per questo tuo messaggio: mi fa davvero molto piacere quello che hai scritto. Hai proceduto correttamente, nel rispetto delle disposizioni svizzere. La Svizzera non ha tartarughe di terra in natura, quindi l’esemplare che hai trovato è con tutta probabilità nato e cresciuto in cattività.
Veniamo alla tua domanda: l’esigenza di una recinzione. Dal mio punto di vista la risposta è affermativa: la recinzione è necessaria. Questo perché la tartaruga deve essere totalmente isolata dagli altri animali domestici (per esempio i tuoi Spotty e Shyra) e avere uno spazio dentro al quale possa crescere erba alta e possa ricostruirsi un ambiente selvaggio quanto più possibile simile al suo habitat naturale. La recinzione la mette al sicuro da fughe, tagliaerba, cani e tutta una serie di pericoli che potrebbero esserle fatali.
Se può esserti utile, approfondisco il tema “recinzione” anche qui: https://www.blitzen.it/blog/come-realizzare-un-recinto-per-tartarughe-di-terra/
Tienici aggiornati.
Un caro saluto e a presto!
Salve, sono un amante di animali e ho 2 cani, 1 gatto e 1 tartaruga femmina di 5 anni ca. Siccome vorrei prendere un altra tartaruga, vorrei sapere se è meglio maschio o femmina, se devo dividerli/le e se è meglio che sia più piccola o più grande. Grazie
Ciao Tommaso. Condividiamo la passione per gli animali 🙂
Attenzione perché i cani possono essere letali per le tartarughe, anche dopo anni di pacifica convivenza. Ne parlo qui: https://www.blitzen.it/blog/7-pericoli-tartaruga-terra/
Per quanto riguarda la seconda tartaruga, ricorda che si tratta di animali solitari: raggiungono il massimo benessere da soli, senza la compagnia di altri esemplari della propria specie. Prendi maschio e femmina se vuoi che si accoppino, ma in questo caso è consigliabile tenerli sempre separati (o, in seconda scelta, destinare loro almeno un recinto molto grande). Io consiglio che vengano sempre separate:
– maschio e femmina (sempre separate);
– grande e piccola (sempre separate);
– specie diverse (sempre separate).
Un saluto e a presto.
Salve ho una tartaruga femmina
da terra ereditata da mio nonno che purtroppo non cè piu, vorrei farci una casetta ma come faccio poi ha sapere se ci entra ho un giardino di 20 metri in una striscia ho messo dei fiori con fondo di sassi ho notato che di sera lei va li vicino hai gambi dei fiori sui sassi .
Ciao Maddalena. Le tartarughe sono bravissime a individuare le zone migliori per loro. I migliori rifugi sono cespugli di piante aromatiche, ma anche le casette possono offrire loro un supporto. Non c’è sicurezza che poi le usino, ma se la sistemi in prossimità di dove la tartaruga si mette di solito hai più probabilità. Un saluto e a presto.
Ciao Alberto ho una domanda da porti…..la mia tartaruga e’ un maschio o femmina? Contattami che ti invio una foto. Grazie
Ciao Gabriella,
ho scritto un articolo che può aiutarti. Eccolo qui: https://www.blitzen.it/blog/tartaruga-terra-maschio-femmina/
In alternativa, puoi iscriverti al gruppo facebook. Nel gruppo sarà possibile commentare le foto. Un saluto e a presto.
Salve, oggi ho trovato una tartaruga ferita con il carapace rotto e piena di larve.L’ho portata subito dal veterinario che gli ha somministrato antibiotico .A casa l’ho pulita il più possibile con acqua diluita con amuchina e poi con iruxol e infine bendata e messa al riparo in una scatola. Venerdì la porterò di nuovo,ho mille dubbi però: dovrebbe andare in letargo, non mangia.Vorrei rimetterla in libertà se riesco a curarla,ma è molto grave.Mi può dare qualche consiglio? Potrei allegare foto e poi,dovrei chiamare la Forestale? O chi altro? Grazie per una sua risposta, Ana
Buongiorno Ana Maria. Ha proceduto correttamente, ma a questo punto le consiglierei di chiamare i carabinieri forestali. Con tutta probabilità una tartaruga gravemente ferita non sarebbe in grado di affrontare il letargo, ma non è possibile detenerla senza documenti o autorizzazioni. Sicuramente il servizio CITES saprà aiutare lei e la tartaruga che ha fatto curare. Un caro saluto e a presto.
Anche seguendo i consigli del blog il mio fidanzato ha preparato un recinto a forma di elle di 120 metri quadri con ombra e sole, tanti cespugli, una vaschetta per l’acqua . Ha poi regolarmente acquistato due maschi di Hermanni da due allevatori diversi (hanno 15 e 17 anni). Malgrado le dimensioni notevoli, però, uno dei due è decisamente aggressivo e non perde occasione di mordere l’altro alle zampe e persino in testa. Un allevatore mi ha detto che dipende dall’estro e che può durare qualche settimana in primavera e in autunno ma di tenerli comunque assieme. L’altro mi ha detto di dividere il recinto in due (ne risulterebbe per la logistica uno da 90 e uno da 30 metri quadri). Come procediamo? Grazie e complimenti per il blog.
Buongiorno Lorena. A quello che ho scritto sotto, voglio aggiungere che fra le due ipotesi per me è preferibile dividere in due recinti. Mi spiego: è vero che i due esemplari possono abituarsi alla convivenza e in uno spazio così ampio è improbabile che ci saranno problemi. Se però si vuole scegliere la strada ottimale, sicuramente tenerli separati rispetterebbe ancor meglio la loro natura solitaria. Grazie per i complimenti. Ve ne faccio anch’io, per lo spazio dedicato alle vostre tartarughe. Un caro saluto.
La domanda che voglio porre è questa: considerata la resistenza della pelle di una tartaruga di 20 anni, davvero una bella scorza, i morsi di un’altra tartaruga possono causare ferite? Grazie e scusate il disturbo.
Ciao Lorena, nessun disturbo. La risposta è sì: i morsi di un’altra tartaruga possono causare ferite anche gravi. Anche per questo si consiglia di tenere separati i maschi (piuttosto rissosi) dalle femmine. A presto.
Il mio fidanzato ha comprato due tartarughe hermanni da due allevatori diversi nel giro di un mese. Sono esemplari maschi di 15-16 anni come da certificato. Ha predisposto, seguendo anche i consigli del vostro sito, uno spazio di 120 metri quadrati ricchissimo di erbe di campo, fiori e cespugli. Sole e ombra. Una vaschettina con un dito d’acqua. Un paradiso. Il problema è che dopo una settimana il maschio più piccolo ha iniziato a tormentare quello più grosso attaccandolo e mordendolo con violenza sia agli arti che al capo, finora senza danni.Quello più grosso scappa via a velocità incredibile e quello più piccolo lo insegue. Che si fa? Deve recintare ulteriormente lo spazio in due spazi più piccoli o, date le dimensioni non proprio esigue a disposizione, può tollerare questi attacchi? Grazie della risposta.
Buongiorno Lorena. Vista la straordinaria disponibilità di spazio che hai dedicato loro, io consiglierei di dividerli in due recinti separati. Le tartarughe sono animali solitari e non amano la compagnia, quindi sicuramente così facendo migliorerai ulteriormente la loro qualità di vita.
Un recinto separato è opportuno anche per la quarantena: quando si vogliono immettere esemplari da produttori diversi, è consigliato tenerli separati per un mese o poco più, per scongiurare eventuali contagi.
Aggiungo che, considerati i 120 mq, potrebbe anche essere che si abituino alla convivenza, ma è sempre bene avere un doppio recinto già predisposto, comodo per molte evenienze.
Davvero complimenti per lo straordinario spazio dedicato alle tartarughe.
A presto.
Vivo in una zona dove d’inverno la temperatura può scendere di notte a 4-5 sotto zero. Ho acquistato da un allevatore (che abita in un posto non lontano dove di notte la temperatura può scendere d’inverno anche a meno 10) un maschio di testudo hermanni boettgeri di 20 anni. Mi ha detto di non preoccuparmi perchè tutte le sue tartarughe hermanni boettgeri (tante, le ho viste, di tutte le dimensioni) sono abituate al freddo: semplicemente si interrano anche 30 centimetri e non ne è mai morta nessuna. Premesso che il mio giardino è ampio e ricco di cespugli sempreverdi, vorrei sapere se devo preoccuparmi. Grazie.
Buongiorno Angelo. Temperature che scendono al di sotto dello zero non sono temibili per le tartarughe di terra. Come giustamente ha riportato il tuo allevatore, le tartarughe si mettono al riparo dal freddo scegliendo luoghi ben drenati, magari leggermente coperti (un cespuglio, ad esempio) per poi interrarsi. L’importante è che la loro temperatura rimanga sempre compresa fra i 2 e gli 8 gradi. Al di sopra di tale soglia, si sveglieranno; al di sotto, rischiano di avere danni da congelamento. La temperatura sotto terra, però, è siginificativamente più alta di quanto avviene in superficie. Se proprio vorrai essere sicuro, all’abbassarsi delle temperature sotto una certa soglia, aggiungi sopra la zona del letargo cumuli di foglie secche o paglia. Su questo blog trovi anche un articolo dedicato interamente al letargo:https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
Un saluto e a presto!
Buongiorno,
Sono in una situazione un po’ diversa dagli altri, forse.
Vivo in Brasile da qualche anno e a febbraio una mia conoscente mi ha regalato una tartaruga ( Chelonoidis carbonaria (jabuti-piranga) o Chelonoidis denticulata (jabuti-tinga), non so bene quale perché sembra avere caratteristiche di ambo le specie, ma mi dicono che esistono ibridi, quindi potrebbe essere un ibrido).
La tartaruga ha circa dieci anni (~20 cm di lunghezza del guscio) ed é sempre cresciuta libera in giardino, non ha documenti (sto ancora cercando di capire se devo denunciarla alla protezione animali di qui, ma le risposte fino ad ora sono confuse) e adesso vive nel mio giardino (~200mq).
Non riesco a trovare informazioni affidabili su come prendersi cura di lei, sembra adorare mangiare lumache e verdura di vario genere, bucce di frutta e (crediamoci o no, feci di gatto del vicino, quando le trova sepolte scava e se le mangia con gusto).
Qui fa caldo, la temperatura é sempre intorno ai 25 gradi (tranne che di notte) e non sembra lamentarsi, anzi, mi sembra contenta di passeggiare per il prato e mangiarsi le mie piante del giardino.
Volevo sapere se ha dei consigli su come prendersi cura di lei (sul fatto che é femmina sono certa) o se posso prendere spunto da quello che scrive sulle tartarughe mediterranee.
Grazie mille e buona giornata.
Buongiorno Flaminia. La carbonaria, tartaruga straordinariamente resistente e affascinante, ha necessità, habitat e alimentazione molto diverse dalle tartarughe mediterranee. Presto scriverò articoli anche su questa affascinantissima specie, ma posso consigliarti le schede di stabulazione proposte dagli ottimi forum di “Tartarugando” o di “Tarta Club Italia”, seri ed affidabili. Si tratta di una specie onnivora: la frutta matura (da dare con parsimonia alle mediterranee) è una componente importante della loro dieta, così come gli invertebrati, ma anche per loro non devono mancare le erbe. E’ tipica del Sud America e ama molto l’umidità elevata che si trova in Brasile. Grazie per il tuo messaggio e a presto. Un caro saluto e buona permanenza nel bellissimo Brasile.
Ciao ho una domanda
io ho 9 tartarughe, 2 maschi e 7 femmine di età diverse, rigorosamente divise. In casa nuova sto inaugurando il loro nuovo recinto che in totale misura 52mq di cui 20 ai maschi e 32 alle femmine. (so che non è proporzionato)
HO diviso i due recinti con delle bozze dentro cui ho piantato piantine rampicanti che scenderanno a terra creando ombra, hanno una siepe di alloro, una lavanda, una tettoia di cotto sotto cui mettere il cibo perche non appassisca sotto il sole e casette di cotto e tegole in ciascun recinto. Dici che ci siamo?
Ciao Eleonora. Direi che la quantità di spazio è davvero ottima. I maschi avranno 10 metri quadrati a testa (assolutamente ottimo), ma sono anche i più rissosi e territoriali, quindi va bene che siano ben separati. Allo stesso modo, darai alle femmine una quantità di spazio decisamente interessante, che permetterà loro di vivere bene. Ricorda di dare allo spazio una conformazione che sia quanto più selvaggia possibile, con cespugli ed erbe spontanee (la lavanda che citi è ottima per l’ombra). Da quanto descrivi lo spazio è ottimo.
Un caro saluto.
Buongiorno,
ho una tartaruga greca da diversi anni e, avendo un giardino ben recintato, le ho premesso sempre di fare il latargo fuori. Quest’anno però, abbiamo avuto problemi con il deflusso dell’acqua e la zona a lei riservata per il letargo, si è allagato più volte. Abbiamo così dovuto spostarla, proprio in questo periodo. Abbiamo realizzato un recinto aperto sul terrazzo (è molto grande) con terra, un rifugio in legno e paglia dove potersi nascondere. L’unico dubbio è dato dalla posizione del terrazzo. La luce diretta del sole, ci arriva molto poco in questo periodo. Vedo che esce dal rifugio di giorno e poi rientra nella casetta verso sera, ma non so se sia il caso di installare anche una lampada riscaldante.
Ciao Caroline,
Sicuramente, hai sempre proceduto correttamente, tenendola all’esterno. Allo stesso tempo, con le eccezionali piogge di questo periodo che hanno causato allagamenti in molte zone d’Italia, hai fatto bene a metterla al sicuro. Per la situazione che descrivi, non è un grande problema che arrivi poca luce diretta in questo periodo: l’autunno, infatti, la tartaruga è meno attiva e si prepara semplicemente al letargo (grazie alle basse temperature) mangiando progressivamente meno. Anche se le Graeca fanno in natura letarghi più brevi, anche il tuo esemplare sarà meno attivo in questo periodo e una lampada riscaldante rischia di alterare molto le sue funzioni, inducendola a mangiare e ad attivarsi a ridosso del letargo. Sperando possa essere d’aiuto, ti consiglio anche la lettura del mio articolo sul letargo, che puó darti buoni spunti. Eccolo: https://www.blitzen.it/blog/letargo-delle-tartarughe-di-terra-come-fare/
Un caro saluto a te e alla tua tartaruga.
ma se la terra dentro al rifugio per il letargo si e’ bagnata le tartarughe si interreranno lo stesso?
Ciao David. Certo, non preoccuparti. Solo il ristagno d’acqua è da evitare. Al contrario, l’umidità e molto importante per un corretto letargo e la terra, se umida o bagnata, non rappresenta un pericolo. La torba, per esempio, è consierato un ottimo substrato proprio per la sua umidità.
Un caro saluto e buon letargo alle tue tartarughe.
Salve, ho 3 tartarughe di terra, 2 maschi ed una femmina. Sono 2 anni che mi fanno 2 uova ogni anno,ma non nasce mai nulla. Ti premetto che un uovo e’ molto piu’ piccolo dell’altro e poi me li lasciano sempre in superficie ed io per paura che li rompono cerco di scavare una buchetta e metterli sotto terra. Come mai non nasce nulla? Io non vedo l’ora di poter vedere dei piccolini…meglio se compro un’incubatrice e le metto li non appena nascono? Aspetto tue notizie
Ciao Natascia.
Sicuramente un’incubatrice aumenta di molto la probabilità che nascano delle tartarughine, ma in genere le madri -per istinto- abbandonano in superficie le uova sterili. Potrebbe anche esserci una ragione ambientale: se non c’è terreno scavabile e ben drenato, la tartaruga non saprà dove interrare le uova. Quest’ultimo aspetto è molto pericoloso, perché mette l’esemplare femmina a rischio di ritenzione delle uova, situazione che può essere anche letale.
Tornando alle uova sterili, potrebbe anche essere che i maschi non abbiano ancora raggiunto la maturità sessuale (la si raggiunge fra i 4 e i 10 anni di età).
Un’ultima ipotesi da valutare: le uova non sono state sistemate nel modo opportuno. Ricorda che le uovafertili, se capovolte dopo 24h dalla deposizione, diventano sterili. Per un approfondimento su come gestire le uova, ti riporto qui il link a un mio articolo dedicato: https://www.blitzen.it/blog/uova-tartarughe-di-terra-deposizione-incubazione/
Ti consiglio -per il benessere delle tue tartarughe- di tener ben separati i due maschi dalla fammina, per evitare che questa sia sfiancata dai continui accoppiamenti.
Spero di esserti stato d’aiuto; ti auguro una bellissima giornata!
Ciao Alberto,
Complimenti per i vostri bellissimi prodotti e per la tua passione e disponibilità !!!
Vivo in Franciacorta (Rovato) e a Luglio mi è arrivata una bellissima Hermanni Hermanni femmina di ca. 3 anni.
Dopo ca. un mese ho acquistato sul vostro sito la casetta in legno senza fondo, ma dopo vari tentativi non sono ancora riuscito a convincere Midori ad usarla come riparo per la notte. Qualche consiglio prezioso 🙂 … ?
Grazie e a presto !
Marco.
Ciao Marco,
ti rinrazio moltissimo per questo bel messaggio e per la tua gentilezza.
Qualche consiglio per Midori: le tartarughe si muovonoper termoregolarsi, quindi è bene non postarle mai forzosamente, quando sono in attività. Generalmente, se riempito di foglie e paglia e messo in uno spazio soleggiato su una base di terreno ben scavabile, senza ristagni d’acqua, il rifugio è sembre sfruttato dalle tartarughe, perché offre riparo dal sole e rifugio sicuro da molti predatori.
Se vuoi, puoi mandare, attraverso un post sul gruppo Blitzen su facebook o per mail a in**@bl*****.it, una foto del tuo recinto per tartarughe, così potrò aiutarti al meglio.
Il rifugio potrà poi essere utilizzato per l’inverno, come ulteriore riparo per il letargo. Potrà essere messo al di sopra della porzione scelta dalla tua tartaruga per l’interramento, quando già addormentata, e ben riempita di foglie.
Aspetto volentieri tue notizie e ti auguro una bellissima giornata.
Ho tre bellissime tartarughine, questo autunno sarà il loro primo letargo, sono nate a settembre scorso, quindi l’inverno passato non sono andate in letargo, le ho fatte stare in un terrario in casa, ora vorrei cercare di creare un angolo a loro dedicato in giardino, vivo a Perugia e l’inverno è molto freddo … Ho paura di non creare il posto giusto, ho individuato il luogo giusto credo, ma vorrei sapere come procedere…
Grazie …
Ciao Stefania. Fai molto bene a predisporre un buon letargo per loro. Alla fine del mese di agosto, sperando possa esserti d’aiuto, pubblicherò un post approfondito proprio sul letargo. Nel frattempo, alcuni consigli:
1. Dalle 4 alle 6 settimane prima di entrare in letargo, le tue tartarughe dovranno andare a digiuno. La permanenza di cibo nell’intestino, infatti, fermentando durante il letargo potrebbe uccidere i tuoi esemplari.
2. Fai una bella visita veterinaria pre-letargo. Tartarughe debilitate, ferite, malate o sottopeso, infatti, non possono affrontare il letargo.
3. Durante l’inverno, metti un bel termometro con la tua tartaruga, così da essere sicura che la temperatura sarà sempre fra i 4 e gli 8 gradi.
A brevissimo pubblicherò un approfondimento proprio su questo tema. Spero davvero che ti sarà d’aiuto. Un caro saluto e a presto.
Le mie tartarughe si chiamano Ugo Priscilla e Milo, Ugo l’ho trovato ad agosto 2015 che stava attraversando una strada trafficatissima, l’ho portato a casa ma non volevo tenerlo, poi me ne sono innamorata e ho cercato una femmina che mi è stata regalata, poi me ne hanno regalata un’altra, pensando fosse femmina ed invece è un maschio. Lo scorso anno me ne sono nate ben 10, hanno fatto il letargo, ben protette ed ora sono sveglie da oltre un mese e stanno tutte vene, io do loro cicoria catalogna, un po’ di lattuga, bietole qualche volte spinaci, carota a strisce te e mela pera , in estate adorano melone e anguria, un po’ di cetriolo.
Dato che ho tre coniglietti nani in giardino ed il cibo praticamente è lo stesso, anche a loro do le stesse cose, adorano le ciliegie. ..
Amo moltissimo gli animali e non mi fa nessuna fatica accudire, anzi sono momenti rilassanti. ..grazie per avermi accolta ne gruppo??????
Buongiorno Carla, grazie della condivisione. Salvare le tartarughe in pericolo è un dovere e un bellissimo gesto. Approfitto per ricordare che i nuovi nati devono sempre essere registrati al CITES. Un caro saluto a te e a tutte le tue tartarughe!
Fantastico vademecum grazie per le utili informazioni un saluto da me fred e wilma ☺️??
Grazie davvero, Damiano! Le tue parole gentili mi fanno davvero piacere! Porta i miei saluti a Wilma e Fred, mi raccomando.
Complimenti!!! Le tue conoscenze sono state molto utili per me io ho 4 tartarughe di terra da quasi 10 anni e solo l’anno scorso le loro uova si sono schiuse mettendo alla luce 4 nuove tartarughine… ???sono super felice!!!
Grazie Maria, davvero molto gentile; spero che anche i post che seguiranno ti possano essere di aiuto.
Complimenti a te per le tue quattro nuove tartarughine, a cui faccio i miei auguri migliori. Un caro saluto.
Salve ?come riconoscere le tartarughe….posso dirti che si riconoscono da sotto la pancia ,la femmina è piatta
mentre il maschio ha una rientranza o fossa che le permette di stare in piedi quando si accoppiano.
Salve Antonella. Sì, è proprio così. Un altro grande vantaggio del piastrone piatto degli esemplari femmina è il maggiore spazio per le uova. Grazie per il contributo e un caro saluto!
Ciao,ioho 4 tartarughe…e sinceramente,non riesco a capire se son maschi o femmine,si mordicchiano e montano a vicenda…hanno un bel pezzo di terra,sia ombreggiato che soleggiato…hanno due casette.e la loro piscinetta…..le adoro e il mio sogno sarebbe veder nascere le piccoline….ma non succede mai.
Grazie per i tuoi consigli.
Ciao Elena, in effetti riconoscere gli esemplari maschi dalle femmine non è facile. Il modo più pratico è osservare il piastrone, ovvero la parte di guscio che sta sotto e sfiora il terreno. Se il piastrone è piatto, molto probabilmente è una femmina. Il maschio, invece, ha una rientranza longitudinale, concava, verso il corpo. Perché? Perché consente di non scivolare durante l’accoppiamento. Allo stesso modo, il guscio delle femmine non ha rientranze per avere più spazio all’interno del guscio per le uova. Tieni conto, Elena, che potrebbe anche essere che le tue tartarughe sono ancora troppo giovani: di solito la maturità sessuale la si raggiunge dopo i 5-6 anni di età. Lo spazio che descrivi sembra l’ideale e ti auguro che un giorno arrivino le uova. Un caro saluto e a presto!
Se non erro anche la coda può darci indizio sul sesso: i maschi hanno la coda più lunga, arriva quasi alla zampa; mentre le femmine hanno la coda molto corta.
Esatto Maura. Per le testudo la coda è un ottimo indicatore. Il maschio ha una coda nettamente più lunga e robusta, con una sorta di sperone all’estremità. La femmina ha invece una coda corta e rotondeggiante. Anche in questo caso, il dimorfismo sessuale può comparire solo dopo alcuni anni di età. Un altro aspetto interessante è la dimensione raggiunta: a parità di età, la femmina è generalmente molto più grande e lunga del maschio. Un caro saluto.
Le mie piccole sono alla terza primavera. Si chiamano Malva e Rucola. Sono in ina cassetta/terrario in cui ho cercato di riprodurre uno spazio naturale con erbe spontanee, ripari, vaschettina bassa di terracotta per l’acqua. Si interrano al calar del sole e fanno il letargo sotto terra.
Carissima Francesca, da quanto scrivi lo spazio che hai creato è ottimo. Le tartarughe sono solitamente molto curiose, quindi quanto più ricco è lo spazio che offri, tanto più felici saranno Malva e Rucola. Un abbraccio a te e alle tue due tartarughine!
Splendido vademecum!
In trepidante attesa della sua nuova casetta Blitzen, Rucola vi saluta!
Grazie davvero Alice! Un caro saluto a te e a Rucola! A presto!